PICCHIO CENERINO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliPICCHIO CENERINO

NOME SCIENTIFICO: Picus canus
 

La simbiosi di questa specie con gli alberi e con l’ecosistema del bosco presenta aspetti fenomenali. Nelle vecchie piante questo uccello costruisce il proprio nido, scavando una cavità con il becco robusto, tagliente, usato a mo’ di scalpello. Sempre dagli alberi ricava il proprio nutrimento, di solito piccoli insetti che si sono rifugiati tra gli strati di legno della corteccia (si chiamano infatti xilofagi). E una volta abbandonato, il nido del Picchio offre rifugio per tutta una serie di altri uccelli non “in grado” di costruirselo per proprio conto…

Stato di salute

Purtroppo, il Picchio cenerino si trova in una situazione di grande sofferenza nell’intero areale europeo. In moderato declino tra il 1970 e il 1990, la popolazione “comunitaria” di Picchio cenerino, stimata attualmente in 35-62mila coppie, ha conosciuto successivamente una fase di relativa stabilità.

La popolazione dell’Unione Europea corrisponde però a meno del 20% di quella continentale complessiva, stimata in 180-320mila coppie, e a meno del 5% della popolazione globale della specie. In Italia nidificano circa 700-1.500 coppie di questa specie, una popolazione estremamente localizzata e confinata sulle alpi orientali, principalmente Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia settentrionale, porzione orientale delle Alpi Lombarde.

Particolarmente protetta dalla legislazione venatoria, la popolazione italiana della specie si è mantenuta stabile negli ultimi anni del Novecento, in linea con l’andamento rilevato a livello di Unione Europea. In tempi storici, tuttavia, la specie era presente nell’intera catena alpina, dalla Liguria – ove era comunque molto rara – fino alle Alpi Giulie. Pur essendo tali informazioni storiche tutte da verificare e oggetto di discussione tra gli esperti, risalta comunque l’instabilità della popolazione di Picchio cenerino ai margini dell’areale, con lo stato e la distribuzione reale della specie che risultano tuttora non adeguatamente conosciuti.