

STERPAZZOLA
NOME SCIENTIFICO: Sylvia communis
Durante una passeggiata in campagna o al margine di un bosco, scrutando bene tra rovi, rose canine e noccioli è possibile imbattersi in questo passeriforme schivo, ma per nulla spaventato dalle lunghe distanze: con la fine della bella stagione migra infatti nel Sahel, a sud del deserto del Sahara, sfidando le mille insidie del viaggio e le difficili condizioni legate ai frequenti periodi di siccità che caratterizzano quella regione
Prospettive
Non abbiamo a disposizione molti dati sulla presenza in Italia della Sterpazzola, in particolare per quanto riguarda il successo riproduttivo e le dinamiche della popolazione: le variazioni demografiche in molte zone del nostro Paese sono del tutto sconosciute. Si assume, sulla base degli studi effettuati sul resto continente, un Favourable Reference Value (FRV) di 7 coppie ogni 10 ettari, un valore che può essere ridotto a 1-3 coppie nelle aree in cui si presentino condizioni ecologiche ottimali per la nidificazione e la riproduzione.
Per garantire la conservazione della specie è dunque importante favorire il riproporsi di tali condizioni: nelle aree agricole sono necessari interventi di tutela volti a scongiurare la distruzione delle zone cespugliate a margine dei coltivi, in quelle boschive sarebbe invece opportuno rallentare l'evoluzione a bosco degli arbusteti.