STIACCINO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliSTIACCINO

NOME SCIENTIFICO: Saxicola rubetra
 

Il buffo nome squillante deriva dal toscano “ stiacciare”  (schiacciare), per l’abitudine di questo uccello di acquattarsi nell’erba ai piedi dei cespugli, dove si rifugia quando non è impegnato in battute di caccia. Abile e attento, lo Stiaccino possiede una mira infallibile: caccia le sue prede tuffandosi in picchiata da posizioni elevate, spesso acchiappandole al volo. Piuttosto schivo, lo si può vedere anche appollaiato su covoni di fieno nelle vallate montane, sul finire dell’estate, dove ritempra le forze prima di proseguire il viaggio della migrazione…

Minacce

In Italia, l’abbandono dei paesaggi agricoli di tipo tradizionale ha avuto un effetto positivo – almeno transitorio – sulla conservazione della specie. Nonostante questo iniziale vantaggio, però, la crescita indiscriminata di aree incolte, con eccessiva presenza di erba e felci, ha comportato con l’andare del tempo una drastica riduzione delle possibilità di occupazione da parte della specie, fino alla sopravvenuta inidoneità dell’habitat dovuta al ritorno del bosco.

Alcune popolazioni di Stiaccino sulle Alpi svizzere presentano poi un bassissimo successo riproduttivo, a causa di sfalci sempre più precoci dovuti all’intensificazione delle pratiche agricole, tanto che sono stati segnalati casi di deposizione anticipata delle uova, il che compensa solo parzialmente gli effetti negativi dello sfruttamento di queste aree. Infatti, quando il taglio dell’erba avviene troppo presto, molti nidi già costruiti vanno comunque distrutti, e con essi le uova e i pulcini. L’intensificazione delle pratiche agricole in prati da sfalcio comporta inoltre una diminuzione nella disponibilità di invertebrati, inclusi alcuni molto importanti nella dieta dello Stiaccino, condizionando in questo modo la possibilità degli individui adulti di reperire cibo sufficiente per se stessi e per i pulcini.

I nidi di Stiaccino possono poi essere oggetto di predatori quali donnole, ermellini, gazze e rapaci, che si rendono responsabili della distruzione delle uova o divorano i pulcini. Anche il bestiame al pascolo rappresenta un potenziale pericolo per la specie, poiché spesso i nidi finiscono per essere calpestati. Lo Stiaccino non è esente neppure dal “parassitismo” del Cuculo, che tipicamente divora un uovo della coppia per sostituirlo con uno proprio.