STORNO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliSTORNO

NOME SCIENTIFICO: Sturnus vulgaris
 

Astuzia e capacità di adattamento sono le caratteristiche che contraddistinguono lo Storno, probabilmente il passeriforme più diffuso al mondo. Opportunista e abile sfruttatore di risorse, grazie a queste qualità ha proliferato ampiamente, tanto da essere additato dagli agricoltori come responsabile di importanti danni alle coltivazioni, e dagli abitanti delle città come portatore di sporcizia e malattie. Per questo in molti casi la convivenza con l’uomo risulta conflittuale. Socievole, lo Storno ama la vita in comunità: gli stormi in volo, composti anche da migliaia di individui, sono infatti una visione abituale sia in campagna, dove la specie si sposta per nutrirsi, sia in città, dove di notte torna a riposare...

Stato di salute

La popolazione di Storno presente nei territori dell’Unione europea conta tra i 14 e i 34 milioni di coppie, una cifra che corrisponde a circa il 60% della popolazione continentale complessiva e al 15-30% di quella globale. Nel decennio 1990-2000, la specie è risultata stabile in gran parte dell’Europa centrale e meridionale, tuttavia nel resto dell’areale le popolazioni hanno registrato un moderato declino, ragione per cui la specie è ad oggi tutelata e considerata in stato di conservazione sfavorevole.

Se il quadro a livello europeo si mostra relativamente problematico per la specie, in Italia il numero degli individui è stimato tra 1 e 3 milioni di coppie e la tendenza risulta invece in crescita. Un incremento della popolazione italiana era già stato registrato nel periodo 1990-2000, seguito poi da un ulteriore ma più moderato aumento nel decennio successivo.

In Italia, dove il suo stato di salute si mantiene ad oggi favorevole, è largamente distribuito nelle regioni settentrionali, ma negli ultimi decenni la specie si è diffusa rapidamente anche nelle zone meridionali. La popolazione cresce in modo particolare durante i mesi invernali quando, per effetto del fenomeno migratorio, migliaia di individui raggiungono il nostro Paese dall’Europa settentrionale.

Prevalentemente legato a territori agricoli e alberati, lo Storno è però ubiquitario e quindi in grado di adattarsi ad una grande varietà di ambienti, anche urbanizzati. Per la ricerca di cibo predilige in genere le zone coltivate e i prati, mentre per la sosta notturna gli habitat preferiti sono i canneti e i parchi cittadini. Benché cacciabile in base ad alcune deroghe previste dalla legge, la specie risulta, in linea di principio, protetta nel nostro Paese dalla legislazione venatoria vigente (157/92) e non è compresa nella Lista Rossa Nazionale.