

ZIGOLO CAPINERO
NOME SCIENTIFICO: Emberiza melanocephala
Due occhi curiosi ti osservano da un cespuglio di ferule, un cinguettio dolce, un rapido battito d'ali. Quando ti vola sopra la testa non puoi fare a meno di notare il brusco contrasto tra il corpo giallo e il capo nero, come indossasse un cappuccio. Sfiora il suolo in picchiata, meno di un secondo ed è di nuovo posato. C'è n'è un secondo al suo fianco, piccolo, meno sgargiante. Si guardano, cinguettano felici e spariscono al di là di una siepe.
Minacce
Lo Zigolo capinero predilige vivere e cercare cibo in habitat a “mosaico” ambientale tipico dei paesaggi agricoli non intensivi – caratterizzati dall’alternanza di campi coltivati, prati, boschetti, arbusti e terreni incolti. La sua alimentazione consiste infatti in semi e piccoli invertebrati, che cattura soprattutto per fornire pasti sostanziosi ai pulcini.
Come per altre specie di uccelli che popolano ambienti aperti e semi-aperti è sensibile ai mutamenti dovuti all’intensificazione delle pratiche agricole e all’abbandono delle aree economicamente meno redditizie: la scomparsa dei paesaggi agricoli di tipo ‘tradizionale’ è da considerarsi un fattore critico per la sopravvivenza della specie.
L’utilizzo di pesticidi e antiparassitari nelle coltivazioni è un'altra causa del declino di questo zigolo, che senza disponibilità alimentare e senza aree congrue al suo sviluppo ha progressivamente ristretto il suo areale spostandosi in zone che potremmo dire meno occidentalizzate e meno industrializzate come la Turchia.
L’habitat della specie in contrazione in Europa in diverse aree riflette l’incertezza sulla futura evoluzione della popolazione legata a queste criticità. Inoltre le popolazioni nord-occidentali appaiono particolarmente vulnerabili a causa dell’isolamento e della dimensione assai ridotta che le rendono soggette a fattori casuali e imprevedibili.