BALLERINA GIALLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
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Specie protette dalla Direttiva UccelliBALLERINA GIALLA

NOME SCIENTIFICO: Motacilla cinerea
 

Sulle rive di ruscelli e piccoli torrenti di montagna, non è difficile incontrare una specie  appariscente e vivace per il color limone delle piume e delle penne e i movimenti scattanti della coda: si tratta della Ballerina gialla, piccolo passeriforme da non confondere con la Cutrettola, anch’essa caratterizzata da un bel giallo vivace. A differenza della maggior parte delle specie, la Ballerina gialla quando si sposta sul terreno non saltella, ma avanza, camminando e alzando e abbassando la lunga coda, che è costantemente in movimento, portando a un vistoso oscillamento di tutto il corpo…

Stato di salute

La Ballerina gialla non è inclusa nella Lista Rossa Nazionale anche se in Italia, ai sensi della legislazione venatoria, è considerata specie non cacciabile. Sia a livello continentale che nel territorio dell’Unione europea lo stato di conservazione della Motacilla cinerea è valutato come favorevole. Dal 1970 al 2000 la specie è risultata stabile in tutta Europa.

La popolazione nidificante nell’Ue è stimata intorno alle 230mila-580mila coppie e corrisponde al 31-36% della popolazione europea complessiva (740mila-1.600.000 coppie) e al 5-24% della popolazione globale. È interessante notare come negli ultimi due secoli la specie abbia ampliato il proprio areale. Dal 1850 la Ballerina gialla ha cominciato a spingersi fino ai Paesi della penisola scandinava, grazie alla presenza di inverni più miti. Le popolazioni settentrionali e orientali sono migratrici e svernano nella parte meridionale dell’areale fino a raggiungere l’Africa settentrionale.

In Italia la popolazione è stimata tra le 40mila e le 80mila coppie e costituisce rispettivamente il 15% e il 5% della popolazione dell’Unione europea e della popolazione europea complessiva. Su scala nazionale la specie risulta tendenzialmente stabile con casi di decremento e restrizione dell’areale in Lombardia, pianura romagnola e di incremento in Sicilia e sulle colline cuneesi. È diffusa principalmente su Alpi e Appennino centro-settentrionale, mentre esistono popolazioni frammentate in Pianura padana, che diventano sempre più scarse man mano che si scende verso le regioni meridionali.

In Piemonte e Valle d’Aosta la popolazione è stimata intorno alle 4mila-8mila coppie e presenta una situazione tendenzialmente stabile. In Lombardia si raggiungono le 7.500 coppie, con un trend negativo che porta a un decremento medio annuo pari al 4,6%. Dati preoccupanti arrivano dalla provincia di Forlì: la specie risulta totalmente scomparsa nelle aree pianeggianti e basso-collinari, mentre negli altri settori presenta comunque un trend di decrescita. Le coppie presenti in Toscana si attestano intorno alle 2mila-5mila, mentre in Sicilia sono stati rinvenuti individui in nuove aree della porzione centro-meridionale dell’isola.