

BECCACCIA DI MARE
NOME SCIENTIFICO: Haematopus ostralegus
È suggestivo lo spettacolo di una colonia di beccacce di mare radunate sulle coste sabbiose. Sul territorio italiano la specie popola quasi esclusivamente il delta del Po e pochi altri siti. Dal comportamento fortemente gregario, la Beccaccia di mare si riconosce per la livrea bianca e nera e per il lungo becco, robusto e appiattito, che le permette di aprire con facilità i gusci dei molluschi.
Minacce
A minacciare la Beccaccia di mare sono soprattutto la distruzione delle barene e degli ambienti sabbiosi di lagune o delta dei fiumi, ovvero di tutti quegli ambienti in cui la specie si riproduce. Anche il disturbo dell’uomo durante il periodo riproduttivo può causare la perdita delle covate e l’allontanamento delle coppie dall’area di nidificazione.
Sembra inoltre essere fondamentale per la nidificazione la presenza, nelle immediate adiacenze, di zone fangose periodicamente sommerse e ricche di invertebrati, indispensabili per l’alimentazione dei pulcini.
Per garantire la conservazione della specie è necessario quindi evitare qualunque tipo di distrurbo da parte dell’uomo, impedendo attività quali la balneazione, il motocross, il passaggio di fuoristrada e la pesca sportiva, ma anche la presenza di cani nelle aree sensibili. Particolarmente delicate risultano zone quali i greti fluviali, in particolare le isole centrali dei corsi d’acqua, oppure le aree costiere. Ma da evitare sono anche interventi di regimazione idraulica che risultano distruttivi per l’habitat.
È consigliabile inoltre avviare un regolare monitoraggio delle principali popolazioni nidificanti, allo scopo di definire le cause del declino e avviare opportuni interventi di conservazione.