CINCIA ALPESTRE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliCINCIA ALPESTRE

NOME SCIENTIFICO: Poecile montanus
 

La Cincia bigia alpestre è stata riconosciuta come una specie distinta dalla Cincia bigia solo nel 1.800. Si vede raramente nei giardini, preferendo muoversi nelle boscaglie di conifere, umide e ricche di ruscelli. Sempre attiva, saltella agile su rami e rametti cercando bruchi e altre larve, insetti, ragni, chiocciole, semi e bacche.

Prospettive

La distribuzione e l'ecologia della specie sono sufficientemente note per il Nord Italia, ma mancano dati sulla dinamica della popolazione, sulla densità in periodo di nidificazione e sul successo riproduttivo. Per gli ambienti forestali più idonei su Alpi, Prealpi e Appennini si propone come Favourable Reference Value (FRV) un valore di 3 coppie per 10 ettari, mentre valori anche decisamente superiori sono riscontrati in aree ottimali a piccola scala. L'elevata densità dei territori riproduttivi, registrata in numerose aree, delinea un quadro nazionale positivo e complessivamente stabile. Pertanto si prospetta verosimilmente una situazione favorevole per i prossimi decenni.

Per migliorare ancora la situazione sarebbe opportuno prevedere strategie silvicolturali per la conservazione di piante marcescenti e con cavità, che possono ulteriormente favorire la specie. Il mantenimento di fessure in muretti a secco e in muri di malghe e casolari in contesti montani, nonché l'apposizione di cassette nido artificiali possono avvantaggiare la specie in periodo riproduttivo. Al momento, si ravvisa la necessità di ottenere dati quantitativi più precisi da alcune aree campione italiane – in particolare gli Appennini - per aggiornare le poche informazioni disponibili.