

CINCIA ALPESTRE
NOME SCIENTIFICO: Poecile montanus
La Cincia bigia alpestre è stata riconosciuta come una specie distinta dalla Cincia bigia solo nel 1.800. Si vede raramente nei giardini, preferendo muoversi nelle boscaglie di conifere, umide e ricche di ruscelli. Sempre attiva, saltella agile su rami e rametti cercando bruchi e altre larve, insetti, ragni, chiocciole, semi e bacche.
Stato di salute
La Cincia alpestre vanta uno stato di conservazione favorevole. È diffusa in buona parte dell'Europa centro-settentrionale, che rappresenta meno della metà del suo range globale. La sua popolazione europea è estremamente consistente (oltre 24.000.000 coppie) ed è rimasta stabile nel periodo 1970-1990. Sebbene siano stati registrati declini nel Nord Europa e in alcune popolazioni occidentali, negli anni 1990-2000, la specie si è conservata stabile in Russia e nell'Europa orientale ove è intervenuto solo un lieve declino.
Per queste motivazioni è stata considerata “sicura”. La popolazione italiana si concentra in modo particolare nella regione biogeografica alpina – dove è distribuita in modo uniforme - e, in misura minore, in quella continentale, ed è pari a meno dell'1% della popolazione complessiva europea. È stabile anche a livello italiano, con 100.000 coppie in Trentino e tra 10.500-23.000 coppie in Lombardia nel periodo 1992-2007. La Cincia alpestre non è stata inclusa nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, invece, specie protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (Art. 2, 157/92).