COLOMBACCIO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCOLOMBACCIO

NOME SCIENTIFICO: Columba palumbus
 

Pur essendo molto più schivo del Piccione domestico, anche il Colombaccio nell’ultima decade si è ben adattato alle città, tanto da essere diventato un assiduo frequentatore dei parchi cittadini. Non è, invece, molto amato dagli agricoltori in quanto grossi stormi talvolta si abbattono su coltivazioni cerealicole, di leguminose o di trifoglio, provocando danni significativi. Nonostante la corporatura robusta, il volo è veloce e diretto, consentendogli di cambiare direzione senza esitazione e di “scartare” repentinamente, in caso di necessità. Quando spicca il volo, produce un rumore inconfondibile: ogni qualvolta si esaurisce un’area di alimentazione, si sposta in stormi numerosi, alla ricerca di cibo…

Prospettive

La specie è poco studiata in Italia. I valori di densità variano notevolmente a seconda della tipologia di habitat e tra le diverse regioni italiane. In generale, per l’Italia viene indicato un valore medio inferiore a 10 coppie per kmq. In Svizzera, tale valore è mediamente di 2-4 coppie per kmq. Sulla base dei dati di densità disponibili, si può pertanto proporre come Valore di Riferimento Favorevole (FRV) a scala locale una densità pari a 2 coppie per 10 ettari e, a scala di comprensorio, una densità pari a 4 coppie per kmq.

Data la scarsa disponibilità di informazioni relative al successo riproduttivo, si segnala la necessità di avviare un programma di monitoraggio, al fine di raccogliere informazioni sufficienti a intercettare per tempo eventuali cali di produttività. Questo potrebbe fornire utili indicazioni sulla conservazione della specie, soprattutto in un’ottica di gestione venatoria.

In ragione della normativa europea, che spiega come le specie a cui si applica la legislazione sulla caccia non possano essere cacciate “durante il periodo della nidificazione né durante le varie fasi della riproduzione e della dipendenza” e che, quando si tratti di specie migratrici, “non vengano cacciate durante il ritorno al luogo di nidificazione” (art. 7, Direttiva Uccelli), la stagione venatoria al Colombaccio dovrebbe infatti essere contenuta, nel nostro Paese, tra il primo ottobre e il 31 dicembre, in relazione allo stato di conservazione favorevole delle popolazioni europee. 

La caccia nel corso del mese di ottobre dovrebbe essere praticata esclusivamente da appostamento nelle sole aree di transito dei soggetti migratori, in modo da limitare l’impatto sulla popolazione nidificante a livello locale.