CORMORANO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCORMORANO

NOME SCIENTIFICO: Phalacrocorax carbo
 

Elegante e “aerodinamico”, il Cormorano si distingue per la caratteristica posa ad ali semiaperte, che assume per asciugare al sole il piumaggio. Quando vola, presenta una tipica forma “a croce”, per le dimensioni del collo e della coda: forse per questo in Norvegia è considerato “sacro” o, quantomeno, di buon auspicio. Si distingue per il collo lungo e raffinato, ma anche per la tipica colorazione scura del piumaggio.   Specie cosmopolita, è diffusa in alcune zone dell’Europa, dell’Africa, dell’Australia e dell’Asia centrale e meridionale. Costruisce il nido sulle coste rocciose e sugli alberi, ammassando sterpi, erbe, alghe e varie sostanze vegetali per proteggere i pulcini…

Minacce

Presso le aree di pesca frequentate dalla specie, le popolazioni di cormorani sono spesso prese di mira da campagne di abbattimento, legali e non, che puntano a limitarne la diffusione per arginare possibili danni alle attività ittiche. Per risolvere i conflitti tra la specie e l’attività di pesca si possono mettere in atto strategie come l’impedimento dell’atterraggio su allevamenti ittici con tecniche di disturbo o creando condizioni non idonee all’alimentazione della specie.

Aspri confronti hanno portato, in alcune aree, all’abbattimento di molti individui per salvaguardare le esigenze dei pescatori locali. In realtà gli abbattimenti invernali, oltre ad avere uno scarso effetto sul numero del contingente svernante, hanno il tragico risvolto di incidere in modo determinante sulla popolazione locale, come è successo in Sardegna. In Italia, la distruzione di nidi per contenere l’impatto ambientale del Cormorano sulle specie ittiche allevate nelle valli di pesca è stata rilevata per la principale colonia dell’area del Delta padano: Valle Bertuzzi.

Anche all’estero non sempre il Cormorano ha vita facile: in Cina, ad esempio, i pescatori utilizzano i cormorani come strumento di pesca, stringendo un laccio attorno alla gola dell’esemplare, impedendo la deglutizione della preda, che viene così recuperata. Nel Regno Unito ogni anno vengono rilasciate invece alcune licenze che permettono l’abbattimento di un determinato numero di cormorani: il tutto, comunque, all’interno di programmi di monitoraggio che consentono di avere un quadro chiaro delle dimensioni delle popolazioni ed evitare quindi abbattimenti incontrollati.

Anche l’influenza aviaria rappresenta un fattore di minaccia per il Cormorano, che figura tra le specie più a rischio di contagio. Tuttavia il Phalacrocorax carbo  si sta dimostrando nel complesso resistente alla patologia, presentando un trend demografico favorevole sia a livello continentale sia nazionale.