CORMORANO
NOME SCIENTIFICO: Phalacrocorax carboElegante e “aerodinamico”, il Cormorano si distingue per la caratteristica posa ad ali semiaperte, che assume per asciugare al sole il piumaggio. Quando vola, presenta una tipica forma “a croce”, per le dimensioni del collo e della coda: forse per questo in Norvegia è considerato “sacro” o, quantomeno, di buon auspicio. Si distingue per il collo lungo e raffinato, ma anche per la tipica colorazione scura del piumaggio. Specie cosmopolita, è diffusa in alcune zone dell’Europa, dell’Africa, dell’Australia e dell’Asia centrale e meridionale. Costruisce il nido sulle coste rocciose e sugli alberi, ammassando sterpi, erbe, alghe e varie sostanze vegetali per proteggere i pulcini…
Prospettive
In Italia vi sono quattro popolazioni principali: padana, sarda, siciliana e pugliese. Quella sarda è l’unica a non essere frutto di una recente colonizzazione. Solamente su questa popolazione, quindi, è possibile calcolare il Valore di Riferimento Favorevole (FRV).
Nel 1977 è stato evidenziato il quadro della mortalità della popolazione olandese, al tempo in espansione, con i seguenti risultati: 36% nel primo anno, 22% nel secondo e 16% nel terzo. Negli anni successivi la mortalità è scesa al 9-14% per le femmine e al 7-12% per i maschi. L’età massima raggiungibile dagli individui della specie è stata calcolata intorno ai 20 anni, mentre la prima riproduzione avviene in media a 4 anni.
Considerando un successo riproduttivo degli individui adulti pari al 100% – che scende al 70 considerando la capacità portante dell’ambiente – si ottiene una Minima Popolazione Vitale (MVP) pari a 190 individui, che corrispondono a circa 60 coppie. Questo valore viene proposto come FRV per la popolazione sarda.
Mentre in passato la specie era prevalentemente costiera, oggi è presente non solo sulla maggior parte delle coste italiane ma anche nella rete idrografica interna. Il vasto areale geografico di origine dei cormorani segnalati in Italia abbraccia soprattutto l’Europa centro-settentrionale e orientale, la Scandinavia e il Golfo di Finlandia. Le aree di maggior rilevanza sono le coste europee centro-settentrionali e del Baltico centro-meridionale.
Analizzando la distribuzione spaziale delle aree di nidificazione, si osserva come Danimarca e Olanda siano centri primari di origine dei cormorani segnalati in Italia. Questi Paesi sono infatti quelli in cui è iniziata la fase di incremento numerico che ha portato alla colonizzazione di quasi tutti i Paesi europei.