CORNACCHIA GRIGIA
NOME SCIENTIFICO: Corvus corone cornixFacilmente osservabile al tramonto, quando si sposta in ampi stormi, la Cornacchia grigia è presente abbondantemente in vaste zone del Paese, diventando una presenza molto comune anche nelle aree abitate. Non leggiadra, dai colori spenti e dal canto poco musicale rispetto ad altri passeriformi, la Cornacchia grigia è una specie che sta rapidamente colonizzando aree che non gli appartenevano, dividendo gli spazi con gabbiani reali e gazze e insediandosi in ambienti senza diretti competitori. La specie trae beneficio dalla vicinanza dell’uomo, mangiando rifiuti e i semi delle coltivazioni….
Prospettive
Trattandosi di una specie generalista, con un’ampia porzione di individui non nidificanti e densità estremamente variabili a seconda degli ambienti frequentati, non è stato possibile identificare alcun Valore di Riferimento Favorevole (FRV). Peraltro, i movimenti della specie in Italia sono pressoché sconosciuti.
L’alimentazione onnivora è fra le caratteristiche che rendono le prospettive di sopravvivenza e diffusione della Cornacchia grigia positive. L’estrema varietà della dieta a cui può abituarsi assicurano alla specie un facile adattamento pressoché a qualsiasi habitat. Fanno infatti parte della sua dieta insetti, molluschi, anellidi e altri invertebrati, ma anche anfibi e piccoli uccelli comprese le loro uova, nonché piccoli mammiferi, animali feriti di media e piccola stazza, carogne, senza disdegnare semi, frutta, bacche, ortaggi e qualsiasi resto di origine naturale o rifiuto di origine umana.
Il becco della Cornacchia grigia è inoltre un prezioso strumento di sopravvivenza in caso di scarsità di cibo, che le permette di smuovere anche le cortecce degli alberi per scovare le larve. Un’altra abitudine è quella di rompere la frutta a guscio duro lasciandola cadere dall’alto e una serie di altre pratiche che lasciano trasparire la capacità di sviluppo di tecniche di adattamento sempre nuove e una spiccata intelligenza.