GABBIANO REALE - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliGABBIANO REALE

NOME SCIENTIFICO: Larus michahellis
 

È una specie gregaria durante tutto l’anno, compreso il periodo riproduttivo, quando si raggruppa in colonie riproduttive. Si osserva in stormi numerosi specialmente in inverno, anche nelle campagne e presso fonti di cibo come le discariche di rifiuti urbani. Il Gabbiano reale è un buon volatore, e sfrutta la sua abilità per depredare altre specie di uccelli, compresi i propri simili, costringendoli a cedergli il cibo: un comportamento definito come “cleptoparassitismo”. Nonostante non abbia le caratteristiche di un predatore, si nutre di uova e nidiacei di altri uccelli e riesce a catturare anche i colombi di città. A questo proposito, non è raro avvistarlo anche nei centri urbani, ove può trovare cibo in abbondanza, in particolare presso depositi di rifiuti e discariche…

Minacce

Il disturbo arrecato da parte dei turisti che frequentano le principali aree di presenza della specie, nonché la predazione ai nidi da parte di mammiferi come cani randagi, volpi e ratti rappresentano le principali minacce per il Gabbiano reale. La specie è inoltre esposta alla contaminazione da metalli pesanti e idrocarburi clorurati, e si registra un’elevata mortalità degli individui dovuta a ingestione di sostanze tossiche.

Potenzialmente impattante è anche la distruzione e la trasformazione degli habitat riproduttivi a causa dell’urbanizzazione delle coste. Ciononostante, negli ultimi anni, le popolazioni principali sono state interessate da una crescita demografica notevole e la specie non pare, ad oggi, essere esposta a particolari fattori di rischio. Da sottolineare peraltro come tale incremento sia ampiamente spiegabile con la maggiore disponibilità di risorse alimentari di origine antropica, senza contare che la colonizzazione di nuovi ambienti – in particolare quello urbano – ha permesso alla specie di riprodursi in condizioni con ridotta pressione predatoria, favorendone l’ulteriore espansione.

Similmente a quanto accade per gli storni, questa progressiva colonizzazione delle città mette in campo notevoli problemi di “convivenza” con l’uomo, specialmente quando la specie è presente nelle aree urbane con concentrazioni tali da arrecare disturbo in termini di rumore, sporcizia, aggressività verso altre specie. Da quest’ultimo punto di vista, un’eccessiva presenza del Gabbiano reale può avere un forte impatto sugli ecosistemi e sulla biodiversità, a causa del disturbo e della predazione che esercita su altre specie ornitiche e sui loro nidi. Potenziali conflitti si registrano anche con le attività di pesca, a causa dell’abitudine di questa specie di frequentare, con una certa continuità, le aree d’acquacoltura disseminate nelle lagune e lungo le coste, prelevando pesci d’interesse commerciale.

Il Gabbiano reale si riproduce in colonie monospecifiche o miste; meno comuni sono le coppie isolate. Il successo riproduttivo può essere minacciato dal disturbo antropico. Nell’isola di Capraia, soggetta a elevato impatto turistico, si registra un successo di schiusa di appena il 16,2%. La predazione da cani randagi è un’altra possibile causa di fallimento della riproduzione. Nelle Valli di Comacchio si è registrato un successo d’involo variabile tra 50-75%; nel resto d’Italia, i tassi d’involo variano tra gli 1,4 giovani per coppia della Campania (con punte di 1,9 a Salerno) agli 1,9 di Roma, dove il successo riproduttivo supera il 74%.