RONDONE PALLIDO - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliRONDONE PALLIDO

NOME SCIENTIFICO: Apus pallidus
 

Chi avvista un Rondone in ottobre-novembre può essere sicuro di aver visto un Rondone pallido. Come il cugino comune, nidifica in città e come lui va a svernare in Africa partendo però molto più tardi: non a partire da fine luglio, ma nell’autunno inoltrato. Il Rondone pallido inizia, infatti, un secondo ciclo di deposizioni in piena estate, allevando i propri pulli fino all'involo che avviene generalmente nel mese di ottobre o anche in novembre. Per il resto è difficilissimo distinguerlo dal Rondone comune, anche per l’impossibilità di guardarlo da vicino.

Prospettive

Specie spesso ben monitorata in diverse regioni d’Italia. La popolazione piemontese costituisce uno dei migliori esempi di indagine a livello di dinamica di popolazione relativo a specie ornitiche in Italia.

Considerando un areale unico, non è possibile dare valori di FRV, in quanto il rondone pallido è una specie coloniale la cui popolazione supera abbondantemente le 2.500 coppie. Si rimanda al Paragrafo “Indicazioni per la conservazione” per l’individuazione di una MVP.

Tutelare le principali colonie, evitando interventi potenzialmente in grado di compromettere l’idoneità ambientale degli edifici per la nidificazione della specie e riducendo eventuale disturbo antropico presso le colonie lungo le coste rocciose sono azioni sicuramente utili per garantire un futuro alla specie.