RONDONE PALLIDO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliRONDONE PALLIDO

NOME SCIENTIFICO: Apus pallidus
 

Chi avvista un Rondone in ottobre-novembre può essere sicuro di aver visto un Rondone pallido. Come il cugino comune, nidifica in città e come lui va a svernare in Africa partendo però molto più tardi: non a partire da fine luglio, ma nell’autunno inoltrato. Il Rondone pallido inizia, infatti, un secondo ciclo di deposizioni in piena estate, allevando i propri pulli fino all'involo che avviene generalmente nel mese di ottobre o anche in novembre. Per il resto è difficilissimo distinguerlo dal Rondone comune, anche per l’impossibilità di guardarlo da vicino.

Stato di salute

Attualmente è classificato come sicuro in Unione Europea, con status di conservazione favorevole anche a livello continentale. Si registra, infatti, un moderato incremento della popolazione nidificante nell’Unione Europea nel periodo 1970-1990, seguito da trend sconosciuto nel periodo 1990-2000. La popolazione dell’UE è stimata in 35.000-140.000 coppie, quella italiana in 5.000-10.000 coppie, stabile. Non è stato redatto un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il rondone pallido non è stato inserito nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (Art. 2, 157/92).

La popolazione italiana è la più importante popolazione in Europa dopo quella dei Paesi iberici (Spagna e Portogallo ospitano complessivamente 25.000-100.000 coppie) ed pari a circa il 6%-17% di quella europea complessiva. La popolazione italiana manifesta recente incremento o stabilità locale; vi sono evidenze di recenti colonizzazioni di nuovi centri urbani.