

SCHIRIBILLA
NOME SCIENTIFICO: Porzana parva
Il suo buffo nome sembra calzare a pennello su una specie affascinante eppure estremamente schiva, vero “incubo” per birdwatcher anche esperti. Rarissima, anch’essa, come altri Gruiformi, abituata a stare nascosta nel fitto dei canneti, raramente si osserva in volo. Fanno eccezione le prime luci dell’alba e il tramonto, quando la Schiribilla si avventura in brevi voli sulla palude: ma anche in quei casi, la scarsa illuminazione rende estremamente difficile distinguerla da altre specie simili…
Minacce
Specie dipendente in tutto e per tutto dalla presenza di aree umide d’acqua dolce di origine quasi esclusivamente naturale o semi-naturale, la Schiribilla abita talvolta i margini di laghi o fiumi. Durante la nidificazione richiede la presenza di porzioni di vegetazione acquatica alta, e predilige i canneti purché questi non siano sottoposti a misure di gestione quali taglio o incendio.
Più tollerante alle oscillazioni del livello delle acque rispetto ad altre specie “sorelle” quali Voltolino e Schiribilla grigiata, la Schiribilla ha comunque sofferto per la distruzione e il degrado di molte delle aree palustri del nostro Paese. Anche il taglio delle canne palustri e l’incendio dei canneti costituiscono una forte minaccia per la specie, che necessita di canneti sufficientemente estesi
Come il Voltolino, anche la Schiribilla è pochissimo conosciuta e studiata, anche se appare forte la dipendenza della specie dagli ambienti palustri “misti” in cui a vegetazione alta e strutturata si alternino acquitrini aperti, comunque ricchi di vegetazione sommersa o galleggiante. Il progressivo degrado di questo tipo di habitat ha probabilmente contribuito al declino e all’ulteriore frammentazione di una popolazione già ai limiti della sopravvivenza.