TOPINO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliTOPINO

NOME SCIENTIFICO: Riparia riparia
 

Il Topino è il più piccolo rappresentante della famiglia delle rondini, sebbene sia un grande migratore. Nidifica anche in Italia prima del lunghissimo viaggio di ritorno verso l’Africa, oltre il Sahara, che compie alla fine dell’estate. Di abitudini gregarie, ama la compagnia dei suoi simili ai quali si unisce formando grandi stormi e colonie molto compatte formate da centinaia di coppie. Caratteristici sono i suoi nidi, costituiti da lunghe gallerie scavate nelle pareti di argini, cave e rive ripide, che appaiono così piene di buchi come fossero popolate da tane di topi…

Stato di salute

Il Topino rientra tra le specie che presentano uno stato di salute non favorevole nell’Unione europea così come nell’intero continente. Le tendenze rilevate negli ultimi quarant’anni sul territorio europeo lo confermano: tra il 1970 e il 1990 la popolazione nidificante è calata sensibilmente, un declino proseguito nel decennio successivo in numerosi Paesi, con un calo più contenuto nell’Unione europea, sebbene l’Europa nel suo complesso abbia garantito la stabilità della specie.

Per quanto riguarda la dimensione della popolazione nidificante, quella europea è stimata tra i 5 milioni 400mila e i 9 milioni 500mila coppie. Di queste, una frazione compresa tra il 16 e il 23% nidifica nel territorio dell’Unione europea (890mila - 2milioni 200mila). Significa che gli esemplari di topini presenti negli Stati membri rappresentano solo il 5% della popolazione globale della specie.

In questo quadro, la responsabilità dell’Italia per la conservazione della specie non è di grande rilevanza. La popolazione che si ferma a nidificare nel Paese è stimata tra le 6mila e le 8mila coppie, pari a circa lo 0,5% di quella dell’Unione e a circa lo 0,1% di quella continentale. I siti di nidificazione però sono solitamente caratterizzati da un’alta densità di nidi. A questa proposito, un’inchiesta realizzata tra il 1985 e il 1986 a livello nazionale, rilevava in tutto 188 colonie (28 quelle non occupate), con rispettivamente 13.900 e 13.230 nidi, e una media di 68 nidi per colonia e una popolazione complessiva stimata intorno alle 8.500 coppie. 

A ospitare la popolazione più rilevante di topini è la provincia di Parma, anche se in pochi anni la diminuzione è stata sensibile. Dai 5.400 nidi presenti nel 1992, si è passati a 2.500-3.000 nidi nel 1995. La gran parte sono concentrati lungo il fiume Taro e che presenta un ambiente ideale per la specie. Anche qui però il Topino è sempre meno presente: i nidi erano 11.370 nel 1989 e solo 2.000 nel 1995. In Piemonte nidificava lungo la Dora Riparia, l’Orco, le due Sture, ma ora è completamente assente. Ed è quasi scomparso anche dal corso del Po. In Lazio invece, dove fino alla fine degli anni Sessanta erano presenti alcune colonie, la specie è oggi ritenuta estinta.