TORDO SASSELLO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliTORDO SASSELLO

NOME SCIENTIFICO: Turdus iliacus
 
Semaforo N.C.

Il Turdus iliacus è un passeriforme dotato di un becco piccolo ma robusto, con cui può facilmente spezzare e mangiare bacche, olive e corbezzoli. É di natura gregaria, e ama sorvolare le campagne in compagnia di cesene e tordi bottacci, con i quali zirla rumorosamente. A volte, tuttavia, preferisce sostare con pochi altri individui sui rami più alti degli alberi, dai quali domina il territorio sottostante…

Prospettive

Il Tordo sassello è una specie piuttosto longeva: può vivere infatti oltre 17 anni. Le popolazioni di alcuni Paesi, tra cui la Russia, nel decennio 1990-2000 hanno mostrato stabilità e, in alcuni casi, sono risultate in incremento. Una forma di “auto-protezione” attuata dalla specie durante il periodo invernale è l’accumulo di riserve energetiche sotto forma di grasso sottocutaneo, che aiuta gli individui a limitare i rischi di mortalità legati alle condizioni ecologiche critiche ed estreme.

Piuttosto rara come nidificante, la specie in Italia non è stata ad oggi studiata in modo approfondito; ciononostante, sono noti alcuni valori di concentrazione per gli stormi svernanti, ed è relativamente ampia la conoscenza sui suoi movimenti migratori. L’abbondanza della specie nel nostro Paese pare dunque essere influenzata più che altro dalle condizioni climatiche riscontrate nei quartieri di svernamento più settentrionali.

Nonostante sia legalmente cacciabile in Italia, la specie non sembra, per il momento, mostrare particolari segni di sofferenza. Sarebbe comunque consigliabile, a livello precauzionale, posticipare l’apertura della caccia all’inizio di ottobre, e consentirne il proseguimento non oltre il 20 dicembre. In questo modo, sarebbe possibile ridurre quantitativamente il prelievo venatorio.

Diverse considerazioni valgono per quanto riguarda l’utilizzo della specie come “richiamo vivo”. La pratica che prevede la cattura di uccelli selvatici a scopi venatori non è infatti compatibile con la vigente normativa comunitaria. Da questo punto di vista, l’utilizzo dei richiami vivi dovrebbe dunque essere limitato agli individui nati in cattività.

Inoltre, per favorire la persistenza della specie e la diffusione di una popolazione stabile nel nostro Paese, occorre tutelare i pochi siti di riproduzione idonei monitorando eventuali variazioni dell’habitat. L’esiguità del contingente nidificante e la sua estrema concentrazione in pochi siti rendono infatti il Tordo sassello particolarmente esposto a variazioni locali dell’ambiente, mentre anche singoli episodi sfavorevoli possono avere un impatto importante sull’esito della riproduzione.