TORTORA SELVATICA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliTORTORA SELVATICA

NOME SCIENTIFICO: Streptopelia turtur
 
Semaforo Rosso

Le Tortore selvatiche sono timide e sospettose, vivono spesso isolate o in coppie, e raramente si avvicinano a una casa o a un centro abitato. Soltanto verso la fine dell’estate diventano gregarie mangiando semi vari sul terreno e abbeverandosi regolarmente ovunque vi sia un poco d’acqua pulita e un ambiente tranquillo. Rispetto al cugino Colombaccio frequentano più la collina che la montagna e più le zone aperte, meglio ancora quelle con i campi di granaglie. È facile notare l’andirivieni mattutino delle tortore tra gli alberi, ove usano dormire, e i campi, dove vanno a mangiare, mentre più tardi con il caldo tendono a recarsi all’abbeverata lungo qualche corso d’acqua, abitudine ben nota ai cacciatori per scegliere i loro appostamenti.

Minacce

I principali fattori negativi per la specie sono rappresentati dalla distruzione e trasformazione degli habitat di riproduzione e alimentazione. Particolarmente negative risultano la distruzione di siepi; l’effettuazione di sfalci frequenti nei prati, che inibiscono la produzione dei semi di cui si nutrono; l’utilizzo di erbicidi, che eliminano numerose specie erbacee produttrici di semi; l’utilizzo di fertilizzanti chimici in prati da fieno, che riduce la diversità di specie in quanto soltanto alcune specie ne beneficiano; problemi ambientali (siccità) e antropici (caccia, taglio delle acacie nelle aree a savana, utilizzate dalla specie come roost ) nelle aree di svernamento africane; bracconaggio in primavera, eccessiva pressione venatoria.

Possono influenzare negativamente il successo riproduttivo la predazione di uova e giovani e l’uso di erbicidi, con conseguente riduzione di piante dei cui semi la Tortora selvatica si nutre. Scarsi i dati disponibili per il nostro Paese: in provincia di Brescia 1.43 giovani per coppia, in provincia di Parma, su 78 covate produttività di 1.54 giovani per coppia, con successo del 52.9%. La Tortora selvatica ha comunque un basso successo riproduttivo: i dati disponibili per la Gran Bretagna raccontano, ad esempio, che  su 621 uova, 292 (47%) si sono schiuse (le perdite sono dovute a predazione 34%, abbandono 14% e infertilità e altri fattori 5%). Su 305 giovani, 250 (82%) si sono involati, con un successo del 39%.