TOTTAVILLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliTOTTAVILLA

NOME SCIENTIFICO: Lullula arborea
 

Agile in volo, in grado di correre abilmente e velocemente sul terreno, dotata di un canto delizioso e inconfondibile. È la Tottavilla, di cui si può talvolta scorgere il nido ben mimetizzato tra l’erba. Raramente lo costruisce sugli alberi, pur essendo abituata a posarsi su di essi, e proprio per questo detta “arborea”. Particolarmente caratteristico è il volo “a spirale” che questo uccello compie dall’albero verso l’azzurro del cielo, costantemente cantando…

Minacce

La riduzione delle superfici a pascolo e dei coltivi marginali potrebbero provocare una diminuzione della specie anche in quelle aree in cui la popolazione di Tottavilla risulta apparentemente stabile. È questo il caso dell’Emilia-Romagna, dove le circa 600-650 coppie nidificanti in provincia di Parma appaiono relativamente stabili, o della Toscana, che ospita da 1.000 a 4.000 coppie della specie.

Particolarmente legata a climi temperati o mediterranei, la Tottavilla predilige aree calde e moderatamente asciutte, generalmente coltivazioni estensive con alternanza di campi, boschetti e filari. Oppure aree di pascolo brado, specialmente nella seconda parte dell’estate, quando le operazioni di mietitura e sfalcio condotte a valle riducono sensibilmente la disponibilità di prede, larve e insetti, di cui la specie si nutre.

Qualsiasi strategia di conservazione dovrebbe tenere conto di questo aspetto, e cioè dello spostamento nella distribuzione dei territori riproduttivi che può interessare le aree montane e collinari, in cui si concentra buona parte della popolazione italiana della specie. Aree coltivate a foraggio – o altre colture estensive – sono particolarmente frequentate durante la prima covata, mentre mosaici di cespugli, pascoli e aree rocciose sono preferite da maggio a luglio.

L’abbandono delle aree agricole tradizionali di tipo estensivo, che offrono un mosaico ambientale idoneo alla specie, così come la conversione delle stesse in aree ad agricoltura intensiva, hanno sicuramente avuto un effetto deleterio sulla presenza della specie. L’ambiente semi-aperto necessario alla Tottavilla per il completamento del proprio ciclo riproduttivo è infatti sempre più raro lungo l’intera Penisola, specialmente in quelle aree dell’Italia centro-settentrionale dove ha preso piede quasi ovunque la monocoltura e lo sfruttamento intensivo dei suoli.