ZIGOLO MUCIATTO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliZIGOLO MUCIATTO

NOME SCIENTIFICO: Emberiza cia
 

Amante degli ambienti aperti, rocciosi e soleggiati, lo Zigolo muciatto si può riconoscere per il caratteristico volo ondulato, scandito dai movimenti rapidi e leggeri delle ali. Ma il suo tratto distintivo sono le strie scure che gli attraversano il volto. Due all’altezza degli occhi, che disegnano una sorta di mascherina, e due che scendono ai lati del becco come lunghi mustacchi. È probabilmente a questi ultimi che la specie deve l’appellativo di “muciatto”…

Stato di salute

Attualmente classificata in Unione europea come specie vulnerabile, lo stato di conservazione dello Zigolo muciatto appare sfavorevole anche a livello continentale. La popolazione “comunitaria” è infatti stimata tra le 930.000 e i 2,7 milioni di coppie, mentre si calcolano tra 1,3 e 4,1 milioni di coppie a scala continentale.

Presente in Europa, Nordafrica, Asia minore e Medio Oriente, lo Zigolo muciatto occupa un areale che si estende dalle regioni mediterranee dell’Europa fino all’Estremo Oriente, verso la Cina. In Italia la specie è diffusa su tutto il territorio nazionale, ad eccezione della Sardegna e delle isole minori. La densità maggiore è stata però rilevata sulle catene delle Alpi e degli Appennini, sul Gargano e in Sicilia settentrionale.

La popolazione italiana di Zigolo muciatto è compresa tra le 22.000 e le 90.000 mila coppie, pari a circa il 2% della popolazione complessiva europea. A partire dal 1990, tale popolazione si è mantenuta pressoché stabile dal punto di vista numerico, dopo i drastici decrementi registrati all’inizio degli anni ’80. Allo stesso tempo, il reale andamento demografico della specie risulta difficilmente stimabile a causa della mancanza di studi sufficientemente approfonditi sul trend delle principali popolazioni.

Ad oggi, non è stato redatto alcun Piano d’Azione Nazionale o Internazionale sulla specie, non è inclusa nella Lista Rossa Nazionale, né risulta tra le specie tutelate dalla Direttiva Uccelli. È specie non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).