

ASSIOLO
NOME SCIENTIFICO: Otus scops
Da “L’assiuolo” di Pascoli, dove il poeta ne ricorda, alla fine di ogni strofa, il tipico “chiù”, al compagno di Ron Weasley nella saga Harry Potter, questa specie trova ampio spazio nella letteratura e nel cinema. Nella realtà, l’Assiolo ama la solitudine – al limite la compagnia di pochi simili – e la vita notturna: poco dopo il tramonto, la specie si “risveglia” dal torpore diurno per iniziare la caccia, che perdura tutta la notte, fatta eccezione per una breve pausa. Quando si sente minacciato, l’Assiolo assume una tipica posizione “eretta”, mimetizzandosi tra la vegetazione e restando immobile anche per lungo tempo. Solo quando il potenziale nemico è abbastanza vicino, l’Assiolo spicca il volo, cambiando posatoio e riassumendo immediatamente la postura mimetica. In mancanza di vie di fuga, la specie mostra una varietà di atteggiamenti aggressivi, come soffiare, far battere il becco o sgranare gli occhi in modo asincrono, “preliminari” che possono sfociare in veri e propri attacchi diretti con artigli e becco…
Semaforo
La diminuzione dell’areale riproduttivo registrata negli ambienti del Nord Italia descrive una situazione di generale criticità per la specie nel nostro Paese. Essenziale appare, in prospettiva, mantenere e tutelare gli agrosistemi tradizionali e, nelle aree ove si riscontrano segni di particolare criticità, provvedere al loro ripristino anche tramite la creazione di opportune “reti ecologiche” tra loro interconnesse.
Fattore | Stato di salute | Stato di conservazione |
Range* | Stabile, in decremento in Pianura Padana | Inadeguato |
Popolazione | Stabile, locali aumenti, forti riduzioni in Pianura Padana e aree collinari del Nord Italia | Inadeguato |
Habitat della specie | In decremento al nord | Inadeguato |
Complessivo | Inadeguato |
*Variazione della popolazione negli anni
Regione biogeografica alpina e continentale
La presenza di popolazioni fortemente concentrate, registrate nelle aree a forte vocazione rurale e agricola del Nord Italia, suggerisce particolare attenzione nella tutela di questi ecosistemi. Allo stesso tempo, la progressiva rarefazione e degrado degli ambienti idonei ha causato, nella bioregione alpina e continentale, un declino marcato della specie sia in valore assoluto sia in termini di areale, tanto da rendere consigliabili interventi mirati di conservazione e ripristino degli habitat.
Fattore | Stato di salute | Stato di conservazione |
Range* | In decremento in Pianura Padana | Cattivo |
Popolazione | Stabile, locali aumenti, forti riduzioni in Pianura Padana e aree collinari del Nord Italia | Inadeguato |
Habitat della specie | In decremento al nord | Inadeguato |
Complessivo | Cattivo |
*Variazione della popolazione negli anni
Regione biogeografica mediterranea
Nei settori più idonei dell’Italia centrale e meridionale, la specie appare complessivamente stabile, come diretta conseguenza di una maggiore qualità e diversificazione del mosaico ambientale.
Fattore | Stato di salute | Stato di conservazione |
Range* | Stabile | Favorevole |
Popolazione | Probabilmente stabile ma scarsamente conosciuta | Sconosciuto |
Habitat della specie | Apparentemente stabile nelle aree mediterranee del centro sud | Favorevole |
Complessivo | Favorevole |
*Variazione della popolazione negli anni