

ASTORE
NOME SCIENTIFICO: Accipiter gentilis
Dotato di grande agilità, l’Astore riesce a destreggiarsi anche dove la vegetazione è più fitta. Capita di vederlo cacciare con prontezza, sia all’agguato sia in volo. Piuttosto schiva, la specie è solita restare posata a lungo su grandi arbusti, in attesa di catapultarsi contro la preda, che infilza con i forti artigli. I suoi versi acuti e ripetuti sono sia un richiamo per l’altro sesso, durante il periodo della nidificazione, sia un segnale d’allarme in caso di minacce o disturbo nei pressi del nido. Un canto particolarmente potente, udibile anche a diverse centinaia di metri…
Stato di salute
L’Astore è classificato come specie sicura. In Europa il suo stato di conservazione è variegato, presentando un leggero declino nei Paesi centro orientali e nella Penisola Scandinava, ma anche tendenze positive in vaste aree. Nel complesso, comunque, lo stato di salute della specie a livello continentale non sembra presentare particolari criticità dal punto di vista conservazionistico.
Nell’Unione europea si stima una popolazione complessiva di circa 46mila-70mila coppie riproduttive. A livello continentale si arriverebbe a oltre 160mila coppie, con un significativo incremento riscontrato prevalentemente tra gli anni ’70 e ’90. La popolazione italiana, invece, presenta numeri molto limitati: si attestano infatti tra le 500 e le 800 coppie, pari all’1-1,1% della popolazione dell’Unione europea e lo 0,5% di quella continentale complessiva.
In Italia la specie è protetta dalla legislazione venatoria ed è considerata “vulnerabile” nella Lista Rossa Nazionale. Nel nostro Paese l’Astore è distribuito in zone comprese tra i 200 e 1.700 metri, anche fino a 1.800 nelle valli lombarde e 1.900 sulle Alpi occidentali e nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Alta Valtellina.
Per nidificare e alimentarsi, l’Astore predilige boschi maturi quali fustaie di conifere, faggete, nonché boschi di conifere puri, misti a latifoglie. Nel nord Italia la specie sta recuperando habitat riproduttivi nella fascia alpina, prealpina e nei boschi planiziali, talvolta anche nelle vicinanze di contesti urbanizzati.