BALESTRUCCIO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliBALESTRUCCIO

NOME SCIENTIFICO: Delichon urbicum
 

“Non v’è sporgenza, fregio, contrafforte o cantuccio che appena sembri adatto, dove l’uccello non abbia intessuto con grande amore il suo pendulo letto e n’abbia fatto una feconda culla”. Così William Shakespeare nel Macbeth descriveva il Balestruccio, riferendosi all’abitudine della specie di costruire il nido in qualunque spazio, creato dall’uomo o dalla natura, sufficientemente riparato e accogliente. Affezionato ai cornicioni degli edifici, ma anche alle rupi più ripide, il Delichon urbicum non ama posarsi sui rami e supera la Rondine comune in agilità, velocità dei volteggi e anche nell’altezza del volo…  

Stato di salute

Attualmente il Delichon urbicum  non gode di buona salute: il suo stato di conservazione nell’Ue e nel continente europeo è stato infatti valutato come sfavorevole. Malgrado ciò, la specie non compare nella Lista Rossa Nazionale, ma fortunatamente in Italia risulta non cacciabile ai sensi della legislazione venatoria vigente.

Nel ventennio tra il 1970 e il 1990 la popolazione nidificante continentale e dell’Unione europea è risultata stabile, mentre nel decennio successivo, dal 1990 al 2000, ha registrato un calo complessivo superiore al 10%. La popolazione nidificante dell’Ue si attesta intorno ai 5,7-13 milioni di coppie e costituisce il 54-58% della popolazione europea, stimata attorno ai 9,9-24 milioni di coppie, e il 5-24% della popolazione globale.

In Italia la popolazione nidificante è pari all’8% della popolazione dell’Ue e al 4% della popolazione europea complessiva. Il suo trend è di difficile valutazione, in quanto alterna momenti di stabilità a fasi di incremento, periodi di fluttuazione a momenti di decremento. L’areale di presenza sul territorio nazionale risulta pressoché invariato nel corso degli anni. Nel nostro Paese gli esemplari di Balestruccio si concentrano diffusamente sia nell’area alpina, sia continentale e mediterranea. Risulta evidente il rapporto tra la specie e le aree urbanizzate.

La zona più popolata sembra essere quella compresa tra le regioni Valle d’Aosta e Piemonte, dove sono stimate circa 50mila-150mila coppie. Segue la Lombardia con 85mila coppie. In questa regione a un decremento sensibile a fine anni Novanta è succeduto un incremento che ha riportato la popolazione ai valori del 1992. In Alto Adige si registra un calo numerico accompagnato da una contrazione dell’areale, mentre in Trentino la popolazione è tendenzialmente stabile. In Toscana le coppie sono circa 15-40mila e risultano in calo nei centri urbani, mentre in Umbria, tra il 2001 e il 2005, la popolazione è leggermente aumentata. In Sicilia, infine, la specie ha conosciuto una notevole espansione sia nei centri abitati sia nelle campagne.