BIGIARELLA
NOME SCIENTIFICO: Sylvia currucaLa Bigiarella è difficilmente osservabile per via del suo comportamento schivo: si muove tra arbusti e alberi rimanendovi il più delle volte nascosta, anche quando cerca il cibo. Per il resto, si tratta di una specie particolarmente “attiva”, in continuo movimento: il volo abitualmente è breve, furtivo, vicino alla vegetazione. Anche durante le migrazioni, la Bigiarella viaggia spesso “in solitaria”. Da ricordare, poi, una curiosità: questa specie ha dato il nome anche a un aliante monoposto prodotto dall’azienda italiana Bonomi negli anni Trenta, il “Bonomi Bigiarella”, appunto, che ha ottenuto il primato nel volo veleggiato, appena 2 ore e 40 minuti.
Minacce
Come accade per altre specie legate agli ambienti montani, le coppie insediate alle quote meno elevate possono essere negativamente influenzate dall’evoluzione spontanea della vegetazione da ambienti arbustivi verso boschi e foreste. Le coppie che occupano cespuglieti propriamente alpini sono meno soggette a questa potenziale minaccia.
Ciononostante, lo stato di conservazione della Bigiarella in Italia appare più favorevole rispetto ad altre specie con esigenze ecologiche e ambientali simili. Il successo riproduttivo della popolazione italiana è pari a 2,8 giovani involati per nido, leggermente superiore alla media registrata nel Regno Unito (2.6) e notevolmente migliore rispetto alle percentuali rilevate in Germania e Russia.
In Italia, la fascia altitudinale preferita dalla specie va, sulle Alpi, dai 1.100 ai 2.350 metri, con massimi di presenza tra i 1.400-1.500 e il limite superiore delle conifere, dove queste ultime cedono il passo ad arbusti contorti. Riguardo alle altre potenziali minacce per la specie, va rilevato come nel Regno Unito ben il 74,2% dei fallimenti nella riproduzione sia causato da predazione, il 19,4% da abbandono, il 3,2% da sfalcio.