

CINCIALLEGRA
NOME SCIENTIFICO: Parus major
Elevata adattabilità e spiccata “voracità” sono tratti inconfondibili di questa specie, che si adatta tranquillamente anche a luoghi pesantemente trasformati e plasmati dalla mano dell’uomo, come i centri cittadini, dove frequenta giardini e viali alberati. Dall’aspetto leggero e gentile, si ciba prevalentemente di insetti, ma continua ad ucciderne anche quando è sazia, mostrando abitudini “predatorie” del tutto particolari. Nel periodo invernale può arrivare addirittura a snidare le api rinchiuse negli alveari e, se ne ha l’occasione, non esita ad uccidere i nidiacei di altre specie. Ma la Cinciallegra è anche un uccello “previdente”: quando il cibo abbonda, viene accantonato in speciali riserve per i giorni di magra…
Stato di salute
La Cinciallegra è una delle specie più abbondanti a livello europeo, grazie alla sua estrema adattabilità. Il suo stato di salute viene valutato favorevole sia a livello continentale sia limitatamente al territorio “comunitario”, dove è risultata stabile nel periodo 1970-1990 e nel decennio 1990-2000.
La popolazione nidificante nell’Unione europea è ad oggi stimata in 23.000.000-53.000.000 di coppie e corrisponde a poco più della metà (50-58%) della popolazione continentale complessiva – stimata in 46.000.000-91.000.000 di coppie – e a una frazione compresa tra il 5 ed il 24% della popolazione globale della specie. La popolazione nidificante italiana rappresenta il 4% della popolazione dell’Unione europea e il 2% della popolazione continentale complessiva.
Come nidificante, la Cinciallegra è distribuita in maniera uniforme in tutta la penisola, Sicilia, Sardegna e in alcune piccole isole degli arcipelaghi campano e toscano. Presenta zone di densità inferiore lungo alcuni tratti della catena alpina – in corrispondenza delle aree più elevate – ma anche in Pianura Padana, nelle Murge pugliesi e nelle due isole maggiori.
Ampia l’area geografica di distribuzione delle località di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia. Questa si estende dall’area baltica a località continentali della Russia europea, fino all’Europa centro-orientale. Numerosi dati si riferiscono a siti molto più vicini ai nostri confini nazionali, dalla Francia fino alla Slovenia. Un’alta percentuale dei soggetti ha coperto meno di 500 km, ma i dati dalle località di inanellamento più settentrionali evidenziano spostamenti di oltre 1.000 km dal sito originario.
La Cinciallegra è non è considerata nella Lista Rossa Nazionale. La specie non risulta inoltre cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).