CIUFFOLOTTO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliCIUFFOLOTTO

NOME SCIENTIFICO: Phyrrula phyrrula
 

Non si tratta di una specie “territoriale”, né il Ciuffolotto ama dare particolarmente nell’occhio. Il suo richiamo è indirizzato principalmente agli individui di sesso opposto.  Straordinario è il rituale di corteggiamento, durante il quale il maschio corteggia la femmina con delicatezza e grazia, accompagnando il suo zufolare con una piccola danza. Gli individui si spostano solitamente in coppia, soltanto raramente in grandi gruppi. Può abituarsi anche alla presenza dell’uomo ed è noto per la sua capacità di apprendimento: è facile infatti insegnare a questi uccelli delle brevi melodie…

Stato di salute

In gran parte del proprio areale europeo, a partire dalla metà degli anni ’60, le popolazioni della specie sembrano non aver subito trasformazioni particolari sia a livello numerico sia in termini di distribuzione. Piccoli decrementi si sono alternati ad incrementi, sempre tuttavia a livello locale. Lo stato di conservazione del Ciuffolotto viene quindi valutato favorevole, sia nell’Unione europea sia su scala continentale.

In base ai dati disponibili, la popolazione della specie è risultata stabile sia nel periodo 1970-1990 che nel decennio 1990-2000, malgrado in quest’ultimo periodo si siano verificati declini in alcuni Paesi, tra i quali la Francia. Si segnala in particolare un importante declino verificatosi in Gran Bretagna negli anni ’80 a seguito di 30 anni di crescita dovuta alla scarsità del suo predatore principale, lo Sparviere (Accipiter nisus ), ma anche a una prolungata fase di espansione della tipologia di habitat utilizzati per la nidificazione.

La popolazione nidificante nell’Ue è ad oggi stimata in 2.100.000-4.400.000 coppie, pari al 29-31% della popolazione europea complessiva e a una frazione compresa tra il 5% ed il 24% della popolazione globale della specie. La popolazione italiana è stimata in 30.000-60.000 coppie. La popolazione nidificante italiana rappresenta non più dell’1% della popolazione dell’Unione europea e una percentuale non significativa della popolazione nidificante continentale complessiva.

Ben diffuso sulle Alpi, il Ciuffolotto mostra una distribuzione più frammentata sugli Appennini, ove frequenta quasi esclusivamente le aree montane. Dai dati del progetto MITO2000, proprio la popolazione appenninica sembrerebbe in contrazione, ma si tratta di risultati da confermare in seguito a indagini più approfondite.

La distribuzione degli inanellamenti conferma ampiamente il legame di questa specie con le quote medie e alte. Elevato il numero di soggetti marcati nella fascia prealpina e alpina, soprattutto in Trentino, Veneto e Lombardia. Nella fascia dell’Appennino centrale numeri relativamente maggiori di catture riguardano l’Abruzzo. La massima parte degli inanellamenti si riferisce alla stagione autunnale, ma alti valori dell’indice di abbondanza si osservano anche in corrispondenza con la stagione riproduttiva. L’Europa centro-orientale rappresenta l’area di inanellamento della massima parte dei soggetti segnalati in Italia, con la Germania quale Paese maggiormente rappresentato.

Il Ciuffolotto non è stato considerato nella Lista Rossa Nazionale ed è specie non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).