CORVO IMPERIALE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCORVO IMPERIALE

NOME SCIENTIFICO: Corvus corax
 

Secondo la simbologia tradizionale, quella del Corvo imperiale è la più nefasta tra le specie. Il piumaggio nero e il verso rauco sono i tratti che hanno contribuito a diffondere il mito di questo uccello come messaggero di sciagure al servizio di forze malvagie. Secondo la mitologia greca il Corvo imperiale, in origine bianco, era un servitore del dio Apollo. Punito per aver riferito cattive notizie alla divinità, venne condannato insieme a tutta la sua progenie ad avere penne scure come le tenebre. In realtà, il mistero che circonda questa specie è probabilmente dovuto alla sua indole riservata e prudente: predilige infatti la vita solitaria e gli ambienti aspri e inospitali. Celebre per la sua astuzia, è anche in grado di imitare una grande varietà di suoni, persino la voce umana.

Minacce

L’ambiente idoneo al Corvo imperiale è costituito da aree accidentate e difficilmente accessibili, a cui appare particolarmente legato durante il periodo riproduttivo. A queste zone impervie le popolazioni della specie alternano però anche spazi aperti, più idonei alla ricerca di risorse alimentari, come i pascoli, le praterie, i grandi coltivi, come pure le discariche, importanti fonti di cibo, in cui talvolta alcuni individui si stabiliscono, persino costruendo il loro nido.

Nonostante il Corvus corax  frequenti ambienti così differenti tra loro e mostri grande capacità di adattamento, la conservazione della specie resta fortemente legata a fattori di tipo ambientale. Le necessità riproduttive che contraddistinguono questa specie, infatti, rendono indispensabile la presenza di siti idonei per la costruzione del nido, che devono pertanto essere preservati.

Oltre a questo, i fattori di potenziale minaccia per il Corvo imperiale sono tutti riconducibili all’attività umana e possono concretizzarsi in fenomeni di persecuzione diretta, come la posa di esche e bocconi avvelenati, l’intossicazione da piombo, la predazione dei nidi e anche pratiche come l’arrampicata sportiva, che può avere effetti nefasti se effettuata in prossimità dei nidi ed essere causa di insuccesso riproduttivo o mortalità dei pulcini. Altre cause di potenziale minaccia possono poi essere determinate dal rischio di collisione accidentale di questi uccelli contro gli elettrodotti e i cavi sospesi.

Attualmente alla specie è attribuito uno stato di conservazione favorevole nel nostro Paese. Situazioni di criticità sono state tuttavia rilevate in alcuni territori, in particolare nelle aree dell’Italia centro meridionale e insulare, dove è stato constatato un andamento piuttosto negativo dal punto di vista della densità delle popolazioni, a causa del declino della pastorizia e della crescente pressione antropica.