GALLO CEDRONE
NOME SCIENTIFICO: Tetrao urogallusProbabilmente una delle specie di galliformi più conosciute delle nostre Alpi, si contende questo primato con la Pernice bianca. Da non perdere, come per altre specie di Galliformi, è la “danza amorosa” del Gallo cedrone, nella quale non trova rivali, almeno se ci si limita alla fauna alpina. Un drizzar di piume e un canto di tonalità crescente che spinge il Gallo cedrone sull’orlo della “pazzia”. Non è raro, in questa stagione, vederlo avvicinarsi all’uomo, incurante del pericolo, dimenticando per un attimo la propria natura timida e schiva tipica della maggior parte degli uccelli di questa famiglia…
Semaforo
Molto ridotta, in valore assoluto, rispetto al passato, la popolazione italiana di Gallo cedrone è attualmente in una situazione di grande criticità, anche considerando che ambienti in linea di principio idonei ad ospitarla – le Prealpi e in generale la porzione più occidentale dell’areale di nidificazione – sono stati progressivamente abbandonati. Una gestione forestale più in linea con le esigenze ecologiche della specie e l’annullamento del prelievo venatorio sono condizioni essenziali per la salvaguardia delle popolazioni residue. In termini più generali, è auspicabile anche una decisa azione di contrasto ai mutamenti climatici, visto che anche una pluviometria anomala può causare il totale abbandono dei siti riproduttivi da parte dei maschi adulti. Abbondantemente al di sotto, in quasi tutti i siti monitorati, del valore di densità ideale per garantire la sopravvivenza a lungo termine delle popolazioni, il Gallo cedrone nel nostro Paese si trova attualmente in uno stato di conservazione ampiamente insoddisfacente.
Fattore | Stato di salute | Stato di conservazione |
Range* | molto ridotto rispetto al passato | cattivo |
Popolazione | molto ridotta rispetto al passato | cattivo |
Habitat della specie | verosimilmente stabile | inadeguato |
Complessivo | cattivo |
*Variazione della popolazione negli anni