GARZETTA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliGARZETTA

NOME SCIENTIFICO: Egretta garzetta
 

Bianca come la neve, la Garzetta atterra sull’acqua bassa della palude mettendo in mostra le lunghe penne del volo, anch’esse bianche, che fanno raggiungere a questo airone un’apertura alare anche pari al metro. Lungo e sinuoso è il collo, su cui campeggia il becco aguzzo e appuntito non di rado utilizzato per trafiggere le prede, prima di ingoiarle. Curioso lo stratagemma, talvolta utilizzato, di catturare pesci, anfibi e altri invertebrati acquatici planando lentamente sull’acqua e individuando più accuratamente, grazie all’eliminazione del “riflesso”, la potenziale preda che invano tenta di nascondersi tra la vegetazione affiorante…

Stato di salute

La Garzetta viene considerata “sicura” in tutta l’Unione Europea, e anche a livello continentale lo stato di conservazione di questa specie appare relativamente favorevole. Secondo i censimenti più recenti, a nidificare entro i confini dell’Ue è una popolazione compresa tra le 39 e le 54mila coppie, pari a oltre la metà della popolazione continentale complessiva, ma a meno di un quarto di quella globale della specie.

L’Italia, dal canto suo, potrebbe ospitare fino a 16mila coppie, una popolazione relativamente stabile negli ultimi vent’anni ma soggetta a fluttuazioni anche evidenti, sia nel corso degli anni Novanta sia nei primi anni del nuovo secolo. Anche su scala comunitaria all’incremento registrato tra il 1970 e il 1990 sono seguiti anni più contrastati, con fluttuazioni importanti comunque orientate al moderato incremento sul lungo periodo. Da notare la grande rilevanza della popolazione italiana che, da sola, rappresenta almeno un terzo dell’intero contingente nidificante dell’Ue.

Riguardo ai contingenti svernanti, la situazione italiana denota una distribuzione sostanzialmente stabile, al più orientata alla lieve espansione, negli ultimi 10-20 anni. Più altalenante l’andamento dei valori numerici delle popolazioni, con massimi, ad esempio, nel 2001 e nel 2003 e minimi nel 2002. Le zone chiave per la specie coincidono comunque, sostanzialmente, con tutti i complessi principali di zone umide presenti a livello nazionale, in particolare nell’Italia settentrionale.

Le lagune di Grado-Marano e Panzano e la Laguna di Venezia hanno superato almeno una volta, in anni recenti, il valore di 1.250 individui svernanti, aggiudicandosi la qualifica di “sito di importanza internazionale per la specie”. La Garzetta risulta complessivamente abbondante a livello nazionale anche se le annate più fredde, e in particolare i periodi prolungati di gelo, sono in grado di limitare distribuzione e consistenza dei contingenti svernanti.