MERLO DAL COLLARE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliMERLO DAL COLLARE

NOME SCIENTIFICO: Turdus torquatus
 

Torquatus, ovvero adornato di colletto: il largo collare bianco è il segno distintivo che rende inconfondibile questo merlo di montagna, abituato ai boschi e alle radure oltre i 1.000 metri d’altitudine. Per il nido, sceglie punti nascosti tra le rocce e protetti dagli arbusti d’alta quota, ma per la caccia esce allo scoperto, posizionandosi in ambienti aperti, dove non è raro osservarlo mentre intona il suo canto. In caso di pericolo spicca il volo, emettendo un caratteristico verso d’allarme simile a quello del Merlo. Durante la migrazione spesso si unisce ad altri tordi, spostandosi per l’inverno nella regione mediterranea e nella parte nord-occidentale del continente africano.

Semaforo

La popolazione italiana di Merlo dal collare mostra una relativa stabilità e un areale in apparente espansione. Si registrano comunque fluttuazioni locali e una presenza molto diversificata anche nelle aree più favorevoli. La carenza di dati – con particolare riguardo alla popolazione appenninica – unita alle le minacce che incombono sull’habitat prediletto, sottoposto a minaccia a causa delle attività legate allo sfruttamento turistico in alta montagna, portano a considerare lo stato di salute della specie complessivamente inadeguato.  

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* In stabilità/espansione Favorevole
Popolazione Stabile, fluttuante Inadeguato
Habitat della specie Stabile/in diminuzione Inadeguato
Complessivo   Inadeguato

*Variazione della popolazione negli anni

Bioregione continentale/alpina
Area più densamente popolata della penisola, ma con distribuzione non omogenea della specie. Oltre a una discreta percentuale di abbattimenti accidentali, pesa in modo particolare sulla specie il degrado e la distruzione dell’habitat dovuto alla costruzione di infrastrutture in alta montagna per la ricettività turistica, oltre a pratiche collegate – quali ad esempio la raccolta di funghi – che costituiscono una minaccia per la nidificazione.

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* In contrazione Inadeguato
Popolazione Sconosciuto Sconosciuto
Habitat della specie Sconosciuto Sconosciuto
Complessivo   Sconosciuto

*Variazione della popolazione negli anni

Bioregione mediterranea
Situazione in generale poco conosciuta, sia rispetto alla consistenza assoluta delle popolazioni sia, in particolare, alla loro distribuzione e densità. Non è quindi possibile formulare un giudizio sullo stato di conservazione della specie nell’area appenninica, che deve comunque considerarsi – fino alla raccolta di dati attendibili – nel complesso sconosciuto.  

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* In contrazione Inadeguato
Popolazione Sconosciuto Sconosciuto
Habitat della specie Sconosciuto Sconosciuto
Complessivo   Sconosciuto

*Variazione della popolazione negli anni