

NIBBIO BRUNO
NOME SCIENTIFICO: Milvus migrans
Potente e profondo il battito d’ala. Maestoso il volo, costellato di volteggi e planate. Particolarmente longevo – può vivere fino a 25 anni – è un uccello niente affatto “timido”, specie quando è alla ricerca di cibo. Il Nibbio bruno non si fa problemi quando si tratta di conquistare una carcassa, il suo “piatto” preferito…
Stato di salute
Il Nibbio bruno è attualmente classificato come “sicuro” in tutta l’Unione europea. Non così a scala continentale e globale, dove la specie mostra evidenti segnali di declino. Secondo le stime, in Europa vivono tra le 30mila e le 44mila coppie della specie, pari a poco meno della metà della popolazione europea complessiva.
Stabile negli ultimi 30-40 anni – sempre se si considera come ambito di studio la sola Europa comunitaria – il Nibbio bruno non è stato oggetto di un Piano specifico di tutela a livello nazionale o comunitario, pur essendo considerato specie protetta ai sensi della Direttiva Uccelli e “vulnerabile” rispetto alle previsioni della Lista Rossa Nazionale. In Italia la popolazione stimata di Nibbio bruno oscilla tra le 700 e le 1.200 coppie, pari al 2-4% di quella dell’Unione europea ma inferiore al 2% sulla popolazione complessiva della specie.
Il Nibbio è un uccello migratore transhariano. I primi avvistamenti si hanno di solito con l’arrivo della primavera, mentre il maggior numero di individui osservati nei nostri cieli proviene da aree di nidificazione poste in Svizzera e Germania. Un fatto dimostrato dagli inanellamenti, che testimoniano anche la lunghezza del viaggio compiuto da questa specie che può superare anche i 1.500 km in poco più di un mese.
In quanto nidificante, il Nibbio bruno è presente un po’ a tutte le latitudini dell’Italia peninsulare, dalle Prealpi alla Sicilia. In Piemonte sono stimate 57-75 coppie, tra le 200 e le 250 in Lombardia, quindi Veneto e Trentino, con rispettivamente poco più di 40 e un centinaio di coppie. Seguono importanti colonie tra Toscana e soprattutto Lazio (dove sono state censite tra le 80 e le 109 coppie) mentre un’importantissima area di nidificazione è costituita dalla Murgia apulo-lucana, con almeno 2-300 coppie censite. Nella maggior parte dei casi, la popolazione risulta stabile o con fluttuazioni locali per lo più orientate al leggero decremento.