OCA GRANAIOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliOCA GRANAIOLA

NOME SCIENTIFICO: Anser fabalis
 
Semaforo N.C.

Ghiotta di cereali e leguminose, l’Anser fabalis ha il suo regno “invernale” nelle aree costiere paludose e lagunari che si estendono vicino a vasti campi coltivati. Qui l’Oca granaiola si avventura zampettando alla ricerca di cibo, mentre una sentinella è sempre pronta a dare l’allarme in caso di pericolo. Ma per proteggersi dai nemici ha a disposizione anche un’altra arma, la capacità di mimetizzarsi piuttosto abilmente, nonostante le notevoli dimensioni. Molto più facile è osservarla in volo, spesso nella classica formazione a “V”. In Italia vengono a svernare esemplari provenienti soprattutto da Germania e Olanda, ma la maggioranza della popolazione nidificante in territorio europeo è concentrata in Russia.

Prospettive

Ambienti fondamentali per la sopravvivenza dell’Oca granaiola durante l’inverno sono le lagune costiere, come siti di riposo diurno, e le circostanti aree coltivate, come luoghi di alimentazione. La contrazione e il progressivo degrado di questi habitat – in Italia come nelle aree europee dove, principalmente, l’Oca granaiola vive e nidifica – rappresentano una forte ipoteca sul futuro della specie.

Per questo, nonostante l’attuale stato di conservazione risulti favorevole – e siano molto limitate le responsabilità dell’Italia sulle possibilità di sopravvivenza della specie su scala globale – il monitoraggio invernale nel nostro Paese dell’Oca granaiola, così come dell’Oca lombardella, risulta meritevole della massima attenzione.

In particolare è fondamentale, oltre alla prevenzione delle alterazioni o dei fattori di disturbo nei siti di svernamento, un’attenzione specifica alle adiacenti aree agricole frequentate dai gruppi di oche. Ad essere necessario è, soprattutto, il mantenimento di condizioni idonee all’alimentazione della specie e la limitazione dell’uso di pesticidi e altri prodotti chimici, che possono rappresentare una minaccia.

A giocare poi un ruolo decisivo per il futuro della specie sono le condizioni meteoclimatiche nei quartieri di svernamento settentrionali, che sono in massima parte responsabili delle oscillazioni registrate nel nostro Paese, dove l’Oca granaiola risulta solo svernante e migratrice.