ORCHETTO MARINO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliORCHETTO MARINO

NOME SCIENTIFICO: Melanitta nigra
 
Semaforo N.C.

Il capo imponente e arrotondato, sul quale spicca un becco tozzo e bulboso, è caratteristica inconfondibile di questa anatra quasi completamente scura. Il suo piumaggio completamente nero e brillante e la totale assenza di sfumature lo rendono distinguibile dagli altri orchi marini, fatta eccezione per l’Orchetto nero, con il quale  forma il sottogenere  Oidemia.. .

Prospettive

Il contingente svernante nel nostro Paese non ha un ruolo statisticamente rilevante per la conservazione della specie a livello europeo. In generale, l’abbondanza dell’Orchetto marino in Italia – dove è protetto dall’attività venatoria – è influenzata da differenti fattori, tra cui le condizioni climatiche nei quartieri di svernamento più settentrionali. A questo proposito, occorre prevenire situazioni di eccessivo disturbo nei principali siti di svernamento, in modo particolare lungo i tratti più settentrionali di mare Adriatico e Versilia.

Va inoltre rilevato come, pur essendo il contingente svernante ben monitorato, la scarsità di dati a disposizione su biologia ed ecologia riproduttiva non consenta la formulazione di un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per la specie. Sul piano internazionale, l’Orchetto marino è protetto, come altre specie di Anatidi, dall’Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds  (AEWA). I Paesi firmatari del trattato si impegnano a proteggere gli uccelli acquatici migratori, compreso l’Orchetto marino, presenti nei territori euroasiatico, americano e africano.

Una considerazione a parte merita lo stato di salute della specie nel Regno Unito, Paese che gioca un ruolo importante nella conservazione del contingente svernante. Qui, nel 2003, vennero osservati oltre 50.000 individui della specie presso la Shell Flat, nella zona a nord-ovest dell’Inghilterra, durante sorvoli aerei di controllo. Nella zona sarebbero dovute sorgere turbine eoliche, potenziale elemento impattante per la specie.

Il problema è stato in seguito affrontato dal Parlamento inglese, il quale ha predisposto un Piano d’azione per la biodiversità per proteggere, fra l’altro, proprio il contingente svernante di Orchetto marino e le poche coppie nidificanti, prevalentemente in Scozia. Il provvedimento ottenne un buon successo dal punto di vista conservazionistico: l’ultimo censimento ha evidenziato una popolazione di 16.000 orchetti svernanti e 5.000 individui in fase di muta, 4.000 dei quali utilizzavano proprio l’area interessata dal progetto originario di parco eolico.