

PIRO PIRO BOSCHERECCIO
NOME SCIENTIFICO: Tringa glareola
Per trovare il suo nido bisogna superare il 50° parallelo, e raggiungere le estreme propaggini della Scandinavia e della Russia. In Italia lo si osserva invece più facilmente durante la migrazione, dove il Piro piro boschereccio si trattiene anche a lungo presso paludi fangose, rive di laghi o stagni di acqua dolce, con occasionali puntate nelle paludi salmastre. La vera sfida per il birdwatcher è distinguere i vari tipi di Piro piro. Quello boschereccio si fa notare per zampe più lunghe, il piumaggio variegato, nonché per la posizione del tutto particolare assunta dal capo quando l’uccello si trova in posizione di riposo…
Minacce
Nei quartieri riproduttivi, la specie pare aver subito in maniera massiccia le mutate condizioni ambientali dovute sia alla riduzione dell’habitat sia ai cambiamenti climatici. Un fattore, quest’ultimo, che pare aver pesato in modo particolare su questa specie, anche se le sue conseguenze non sono ancora del tutto chiare e conosciute.
Essendo poco gregaria e appariscente, la specie in quanto migratrice non è stata studiata in modo particolarmente approfondito in Italia. Fanno comunque riflettere i dati sulle ricatture, che vedono un crollo massiccio degli avvistamenti già con l’arrivo di settembre.
L’Italia rappresenta un crocevia importantissimo di rotte di migrazione del Piro piro boschereccio, dirette verso aree ampiamente distribuite e molto più ampie di quelle già registrate dagli inanellamenti e dalle ricatture.