PISPOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliPISPOLA

NOME SCIENTIFICO: Anthus pratensis
 
Semaforo N.C.

Normalmente discrete e silenziose, le coppie di Pispola si fanno notare nella stagione dell’accoppiamento. È il maschio il più esuberante, con la sua movimentata danza di corteggiamento: per attirare la compagna, infatti, si alza in volo in verticale e poi, con ali aperte e coda spianata, si lascia cadere al suolo, come fosse sospeso a un paracadute, emettendo un festoso trillo. Una volta conquistata la femmina, però, accantona ogni esibizionismo e si dedica alla famiglia, aiutando la compagna a costruire il nido e ad allevare i pulcini…

Stato di salute

Nei territori dell’Unione Europea, la Pispola è oggi classificata come specie in declino. In precedenza stabile, la popolazione della specie ha mostrato, negli ultimi decenni, rilevanti segni di difficoltà. La stabilità che ha caratterizzato il ventennio 1970-1990, ha infatti lasciato spazio a un moderato declino nel periodo 1990-2000, proseguito con ogni probabilità fino ad oggi. A livello continentale, la Pispola gode invece di uno status di conservazione favorevole.

Le coppie presenti nell’Unione Europea sono attualmente stimate tra 4,3 e 7 milioni. A nidificare nei territori degli Stati membri è quindi una fetta rilevante della popolazione complessiva di pispole. Si tratta del 44-61% della popolazione continentale – stimata in 7-16 milioni di coppie, in leggero declino – e di una frazione compresa tra il 25 e il 49% di quella globale.

Prendendo in considerazione le principali rotte migratorie attraverso l’Europa – verso le zone di svernamento nel Nord dell’Africa a lungo il bacino del Mar Mediterraneo – l’Italia occupa una posizione importante nel corso delle migrazioni della specie. Vi si fermano in genere stormi provenienti dall’area baltica e scandinava, ma anche dall’Europa centro-orientale e dalle regioni costiere dell’Europa nord-occidentale. Non è raro che si fermino in Italia pispole provenienti dalle latitudini più settentrionali della Norvegia come le coste del Mare di Barents.

Ottenere dati numerici sulla popolazione italiana è dunque complicato, vista la sua presenza in larga parte “di passaggio”. Il nostro Paese, infatti, non ha un peso significativo per quanto riguarda la nidificazione della specie. Al contrario, il contingente svernante è probabilmente abbondante, ma non è sufficientemente conosciuto. Tranne qualche caso incerto in Alto Adige, le pispole sono state quasi sicuramente assenti sulle Alpi italiane nel corso degli anni Ottanta. La specie è tutelata dalla legislazione venatoria italiana, che ne proibisce la caccia.