RONDONE PALLIDO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliRONDONE PALLIDO

NOME SCIENTIFICO: Apus pallidus
 

Chi avvista un Rondone in ottobre-novembre può essere sicuro di aver visto un Rondone pallido. Come il cugino comune, nidifica in città e come lui va a svernare in Africa partendo però molto più tardi: non a partire da fine luglio, ma nell’autunno inoltrato. Il Rondone pallido inizia, infatti, un secondo ciclo di deposizioni in piena estate, allevando i propri pulli fino all'involo che avviene generalmente nel mese di ottobre o anche in novembre. Per il resto è difficilissimo distinguerlo dal Rondone comune, anche per l’impossibilità di guardarlo da vicino.

Minacce

Come per altre specie che nidificano presso edifici monumentali o antichi, ristrutturazioni e lavori durante il periodo riproduttivo possono avere impatto anche molto grave sulla disponibilità di siti di nidificazione e compromettere l’esito della riproduzione. Trattandosi di specie coloniale, uno solo di questi episodi può interessare un numero elevato di coppie o un’intera popolazione.

Sulle isole mediterranee indubbiamente importante l’impatto della predazione da parte del ratto nero. Scarso impatto delle condizioni climatiche, grazie ad una fenologia riproduttiva plastica. I dati sul successo riproduttivo in Italia parlano di tassi di schiusa variabili tra 63% e 93% e percentuale di involo tra 30% e 84% in Piemonte; tasso di schiusa del 72% per le prime covate estive e del 43% per le seconde autunnali; percentuale di involo del 61% e 41%, rispettivamente.