SALCIAIOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliSALCIAIOLA

NOME SCIENTIFICO: Locustella luscinioides
 

Curiosa e agile, la Salciaiola è maestra nell’arte della mimesi: non è agevole distinguerla nel folto dei canneti, dove si nasconde con abilità. Prende il nome dalle “salciàie”, basse siepi di piccoli salici intrecciati lungo gli argini di fossi e torrenti, luogo prediletto per la costruzione del nido. Anche il birdwatcher più esperto può essere tratto in inganno dal suo canto; un rapido ronzio, quasi meccanico, molto somigliante al verso di un Forapaglie macchiettato…

Minacce

Le minacce a cui è esposta la Salciaiola sono prevalentemente di carattere ambientale. La specie è infatti soggetta a fluttuazioni della distribuzione nel breve periodo, probabilmente a causa di cambiamenti ambientali nei siti riproduttivi dovuti a bonifiche, alla successione naturale della vegetazione e alle condizioni meteorologiche riscontrate nei quartieri africani di svernamento. 

Un altro fattore di rischio per la specie è rappresentato dalla variazione dei livelli delle acque, fattore che può incidere sulle fluttuazioni delle popolazioni anche in periodi molto ristretti, ad esempio da un anno all’altro. La vegetazione tipica delle sponde palustri, come canneti, tifeti e cariceti, infatti, se inondata non può essere occupata dagli individui al loro arrivo nelle aree di nidificazione.

Nonostante lo sfalcio dei canneti e la pulizia dei canali interni siano operazioni necessarie al rinnovo e mantenimento di questi ambienti, essi risultano tuttavia dannosi per le specie se condotti in periodo riproduttivo o comunque nelle fasi che precedono la migrazione.

Da uno studio condotto in Polonia su 73 nidi, la predazione è risultata poi essere la principale causa di insuccesso riproduttivo, soprattutto nei confronti di nidi posti più vicini a terra o all’acqua, per lo più a una distanza inferiore a 15 cm. Il rischio di predazione è particolarmente alto durante i primi giorni di vita dei pulcini.