SALCIAIOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
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Specie protette dalla Direttiva UccelliSALCIAIOLA

NOME SCIENTIFICO: Locustella luscinioides
 

Curiosa e agile, la Salciaiola è maestra nell’arte della mimesi: non è agevole distinguerla nel folto dei canneti, dove si nasconde con abilità. Prende il nome dalle “salciàie”, basse siepi di piccoli salici intrecciati lungo gli argini di fossi e torrenti, luogo prediletto per la costruzione del nido. Anche il birdwatcher più esperto può essere tratto in inganno dal suo canto; un rapido ronzio, quasi meccanico, molto somigliante al verso di un Forapaglie macchiettato…

Stato di salute

Lo stato di salute della Salciaiola è attualmente valutato come favorevole sia nell’Unione europea sia a livello continentale. La popolazione nidificante in Europa, dopo una fase di espansione nei settori settentrionale e occidentale che risale agli anni ’60, si è mantenuta stabile nel corso del trentennio 1970-2000, nonostante il declino di alcune popolazioni localizzate registrato nello stesso periodo. La popolazione nidificante nei territori dell’Europa “comunitaria” è stimata tra le 42.000 e le 100.000 coppie, e corrisponde a circa all’8-13% della popolazione continentale complessiva, stimata tra le 530.000 e le 800.000 coppie.

In Italia, la Salciaiola è considerata specie vulnerabile nella Lista Rossa Nazionale, a causa della crescente frammentazione e contrazione dell’areale. È inclusa tra le specie non cacciabili (157/92). La popolazione nidificante italiana non rappresenta una frazione significativa della popolazione europea, essendo inferiore all’1%. Questa era stimata in 1.000-3.000 coppie nel 2003, e attualmente appare ridotta in 200-400 maschi cantori. È inoltre soggetta a decremento, con locali sparizioni e situazioni di stabilità locale. In vari siti riproduttivi il trend negativo pare essersi accentuato a partire da metà anni ’90: la specie appare oramai in declino in vaste zone d’Italia.

In Piemonte, dove nel ventennio 1980-2000 erano stimate dalle 5 alle 20 coppie, probabilmente la specie è ormai del tutto scomparsa, nonostante indizi di sporadica presenza registrati alla fine degli anni ’90. In provincia di Venezia, la prima nidificazione accertata risale al 2004, in Valle Vecchia di Caorle, dove sono stati censiti 5 maschi cantori, poi diminuiti a 2 un paio di anni più tardi. In provincia di Verona, a metà degli anni ’80, erano stimate poco meno di una decina di coppie, di cui 3-5 nella Palude del Busatello e 2-3 nella Palude Brusà-Vallette.

La popolazione presente in Lombardia resta una delle principali sul territorio italiano, nonostante i decrementi registrati negli ultimi anni. La popolazione della Riserva naturale del lago Biandronno ha infatti subito un drastico calo: dalle 5-10 coppie presenti a metà degli anni ’80 si é passati a una sola coppia nel biennio 2003-2005. Anche nel Bresciano si è assistito a un progressivo declino nel corso degli anni: nella Riserva naturale delle Torbiere del Sebino, a metà degli anni ’70 erano stimate dalle 12 alle 15 coppie, ridotte a 5-8 nel 2003. In provincia di Mantova, nel 2005, si contavano non più di 20-30 coppie; un numero inferiore rispetto a quello stimato a metà degli anni ’80, quando erano presenti 40-50 coppie, la maggior parte delle quali concentrate soprattutto nel Lago Superiore, secondariamente nelle torbiere di Marcaria e nella Palude del Busatello (tra Mantova e Verona).

L’areale di maggiore diffusione della Salciaiola resta in ogni caso l’Italia centro-settentrionale. In Lombardia, la Riserva naturale Palude Brabbia – in provincia di Varese – resta forse l’unica area in cui la quindicina di coppie nidificanti si è mantenuta stabile nel corso degli ultimi vent’anni. Mentre nel corso degli anni ’80, l’area lombarda contava dalle 120 alle 150 coppie, con un picco di concentrazione tra la Lomellina, in provincia di Pavia, e il lago Superiore di Mantova.

In Toscana, erano stimate tra le 50 e le 100 coppie a inizio anni ’90, con popolazione concentrata soprattutto a Massaciuccoli, in provincia di Lucca. Nelle zone umide protette a nord-ovest della regione si contavano 35 coppie nel 1999, con un massimo di concentrazione di 30 coppie nel Padule di Fucecchio. In Emilia-Romagna, la Salciaiola dimostra una spiccata propensione a utilizzare canneti già colonizzati in passato, anche se degradati. Qui la popolazione era stimata in 10-15 coppie nella seconda metà degli anni ’90. In provincia di Modena, la Salciaiola è localizzata in un paio di siti nell’area delle Valli di Mortizzuolo, con una decina di coppie tra 1982 e 1990, una presenza riconfermata recentemente. In provincia di Bologna, la specie nidifica da tempo in alcuni siti del settore nord-orientale, soprattutto presso i centri di Molinella e Medicina.