SMERGO MINORE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliSMERGO MINORE

NOME SCIENTIFICO: Mergus serrator
 
Semaforo N.C.

Cresta appuntita, becco sottile dai margini seghettati, lungo collo filiforme caratterizzano l’originale aspetto del Mergus serrator, anatra tuffatrice diffusa in gran parte dell’emisfero settentrionale. Abile cacciatore, lo Smergo minore possiede una grande apertura alare, ed è uno tra gli anatidi più veloci nel volo orizzontale. Molto particolare anche il rituale del corteggiamento: i maschi nuotano in sincronia volgendo la testa dietro le spalle, alzando la cresta e rivolgendo il becco all’insù…

Stato di salute

La specie è attualmente classificata come sicura nei territori dell’Unione europea, e anche a livello continentale presenta uno stato di conservazione favorevole. Tanto la popolazione nidificante quanto quella svernante risultano stabili nei territori dell’Unione europea, nel corso del trentennio 1970-2000. Qui nidificano circa 50.000-67.000 coppie, e svernano circa 52.000 individui. In Italia, gli individui svernanti ammontano a 2.000-3.500, con andamento fluttuante.

Nel nostro Paese, lo Smergo minore è presente sia come migratore sia come svernante regolare; in alcuni casi, è possibile osservarlo anche durante il periodo estivo, nonostante non siano stati accertati episodi di nidificazione. Il contingente svernante in Italia è pari a circa il 4-7% della popolazione svernante nei territori dell’Unione europea, e a circa il 4% della popolazione complessiva svernante nel nostro continente.

Tra il 1991 e il 2000 lo Smergo minore è risultata l’anatra marina svernante più diffusa in Italia e, nonostante la popolazione non raggiunga ad oggi cifre particolarmente consistenti, il contingente risulta in lieve ma significativo aumento. A livello territoriale, benché non sia aumentato l’indice di copertura dei siti, l’ampiezza dell’areale è rimasta sostanzialmente stabile. Gli individui sono concentrati nelle vicinanze di lagune e litorali lungo gran parte dei laghi costieri, anche meridionali e insulari. La sua presenza non è tuttavia costante, specialmente nell’entroterra.

Tra il 1996 e il 2000, il 90% della popolazione italiana era concentrata prevalentemente nel Mare Adriatico e nella Laguna di Orbetello. Questi sono infatti i siti più importanti a livello nazionale, nessuno dei quali riveste, comunque, una rilevanza internazionale dal punto di vista conservazionistico. Tra il 1998 e il 2000, i siti di importanza nazionale sono rimasti invariati, nonostante tra questi non compaia più il Delta del Po. Tra i siti di svernamento più frequentati tra il 1999 e il 2003, figurano le lagune di Grado e Marano e la baia di Ponzano (499 individui) e le vicinanze di Manfredonia e Margherita di Savoia (382 individui). Nel 1997, si è registrato il massimo annuale di presenza della specie, con 1.820 individui.

Al momento non è stato redatto un Piano d’Azione Nazionale o Internazionale sulla specie. Lo Smergo minore è inserito nell’Allegato II/2 della Direttiva Uccelli ed è protetto in Italia dalla legislazione venatoria vigente (157/92).