AVOCETTA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliAVOCETTA

NOME SCIENTIFICO: Recurvirostra avosetta
 

Piumaggio candido con evidenti striature nere, becco color della pece, tipicamente rivolto all’insù: un accorgimento utile per catturare insetti e piccoli invertebrati sulla superficie mista di acqua e fango degli ambienti dove vive e nidifica. Un uccello elegante, dal piumaggio portato come se si trattasse di un “abito da sera”. Ulteriormente impreziosito dalle lunghe zampe di colore verde o bluastro, la cui base palmata non rappresenta l’ideale per camminare a terra, anche se permette all’Avocetta di nuotare veloce, in caso di necessità, fuggendo dall’eventuale pericolo…

Minacce

Piuttosto variegata la provenienza degli individui inanellati in Italia lungo la prima metà di marzo, con ricatture di esemplari provenienti sia dall’Europa centro-settentrionale sia da aree dell’Europa orientale e balcanica. Il maggior numero di “ricatture” avviene tra l’Emilia-Romagna e il Veneto, aree particolarmente importanti anche per la popolazione autoctona.

In incremento dal 1970 – con importanti fluttuazioni negli ultimi 20 anni – la variazione della popolazione di Avocetta negli anni appare confortante sotto il profilo dei gruppi nidificanti. Diverso è il caso del contingente svernante, in significativo declino tra il 1990 e il 2000, un declino proseguito molto probabilmente anche in anni più recenti.

Amante delle latitudini medie e medio basse, dalla zona temperata a quella mediterranea e steppica, l’Avocetta è un uccello abbastanza adattabile a una pluralità di climi diversi, ma estremamente dipendente dalle zone paludose costiere d’acqua salmastra, con rara vegetazione e substrato sabbioso o argilloso. In determinate aree d’Europa – ad esempio i Paesi Bassi – l’Avocetta frequenta anche le aree coltivate, fiancheggiate da fossati con acqua bassa.

In linea generale, pare l’abbondanza di cibo unita alla scarsità di vegetazione acquatica la condizione più favorevole per la specie, che in Italia nidifica in gran parte in saline abbandonate. Le minacce principali sono costituite, come è facile immaginare, dall’inquinamento di queste zone con pesticidi e inquinanti vari (PCB, insetticidi, selenio, piombo e mercurio). Come altri uccelli acquatici, poi, anche l’Avocetta risulta particolarmente esposta a determinate infezioni come l’influenza aviaria e il botulismo.