AVOCETTA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliAVOCETTA

NOME SCIENTIFICO: Recurvirostra avosetta
 

Piumaggio candido con evidenti striature nere, becco color della pece, tipicamente rivolto all’insù: un accorgimento utile per catturare insetti e piccoli invertebrati sulla superficie mista di acqua e fango degli ambienti dove vive e nidifica. Un uccello elegante, dal piumaggio portato come se si trattasse di un “abito da sera”. Ulteriormente impreziosito dalle lunghe zampe di colore verde o bluastro, la cui base palmata non rappresenta l’ideale per camminare a terra, anche se permette all’Avocetta di nuotare veloce, in caso di necessità, fuggendo dall’eventuale pericolo…

Stato di salute

L’Avocetta è classificata come sicura sia a livello di Unione Europea che su scala continentale. La specie è soggetta a evidenti fluttuazioni periodiche, e si presume che abbia subito un largo declino nell’Ottocento, seguito da una moderata ripresa nel secolo successivo. Diverse e non tutte conosciute le cause, probabilmente da attribuirsi ai cambiamenti ambientali, sia, più di recente, i mutamenti – in positivo – dovuti alle misure di protezione degli habitat.

In forte incremento tra il 1970 e il 1990, la specie ha conosciuto nell’Ue un periodo di relativa stabilità per quanto riguarda il contingente nidificante, a cui si è accompagnato dapprima un declino poi una marcata ripresa di quello svernante. Tutelata a livello comunitario dalla Direttiva Uccelli e particolarmente protetta, in Italia, dalla legislazione venatoria, la popolazione di Avocetta conta circa 30-36mila coppie nell’Ue, oltre a 41 mila individui svernanti.

Questa popolazione rappresenta oltre i due terzi di quella complessiva europea, tra un quarto e la metà di quella globale. In Italia sono state censite circa 1.800-2.000 coppie della specie, in aumento tra il 1990 e il 2000. Un dato, questo , da approfondire, in quanto ad un andamento tendenzialmente negativo nella prima metà degli anni Novanta è seguita un inversione di tendenza tra il 1998 e il 2003, pur con forti oscillazioni tra una stagione e l’altra.

Analizzati nel dettaglio, i dati restituiscono un rafforzamento del contingente svernante nel nord-Adriatico e in Sardegna, in grado di controbilanciare i cali o le marcate fluttuazioni che hanno caratterizzato altre aree storicamente importanti per la specie come le saline di Margherita di Savoia, Comacchio e Cervia.

Detto questo, il ridotto numero di siti di svernamento complessivamente occupati dalla specie, il trend non omogeneo tra le diverse popolazioni nidificanti e le ampie fluttuazioni registrate nel corso degli anni suggeriscono una certa cautela nell’interpretazione dei dati. Attualmente, le stime più accurate parlano di una popolazione nidificante di Avocetta pari a circa il 5% di quella “comunitaria” complessiva, a una frazione compresa tra il 3 e il 5% di quella continentale.