CANAPINO COMUNE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliCANAPINO COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Hippolais polyglotta
 

Le sfumature che vanno dal giallo verdastro al grigio sono caratteristiche di questo piccolo passeriforme, ampiamente diffuso in tutta la Penisola. Nonostante la capacità di confondersi tra la vegetazione, si può avvistare posato sui rami verdeggianti. Di piccola taglia, si nota per le piume arruffate sul capo e la postura fiera, soprattutto mentre emette i suoi gorgheggi.

 

Ordine: Passeriformes Famiglia: Sylviidae

Il Canapino comune è un passeriforme di piccole dimensioni, con una lunghezza compresa tra i 12,5 e i 13,2 cm e un’apertura alare di circa 19-20 cm. Il maschio e la femmina sono indistinguibili e hanno una colorazione prevalentemente grigio verde nelle parti superiori e giallo tenue in quelle inferiori. Il becco è arancio, tendente al nerastro nella parte superiore e le zampe sono marrone-grigio.

Migratore a lungo raggio, il Canapino comune sverna nelle savane a Nord della foresta pluviale in Africa occidentale, dal Gambia alla Sierra Leone fino alla Nigeria e al Camerun. Benché possa raggiungere i 1100 metri di altitudine, in genere la specie preferisce sostare sui rilievi collinari e in pianura.

In Italia è diffuso in tutta la penisola e all’isola d’Elba, ma è assente dalle grandi isole. La  distribuzione risulta piuttosto continua lungo la dorsale appenninica e il versante tirrenico. Nelle aree pianeggianti e sul versante orientale risulta invece più frammentata. In Lombardia è infatti distribuito in modo sparso in pianura e nei fondivalle, ma è meno comune nel settore orientale; è piuttosto abbondante nell’Oltrepò pavese. La mappa di distribuzione evidenzia l’importanza per la specie dei corsi fluviali (Po, Ticino, Adda, Oglio e Mincio) e delle aree agricole da essi delimitate, nonché della fascia dei fontanili e dei grandi laghi prealpini.

Prospettive

La specie non necessita di particolari misure di conservazione. In alcune aree, soprattutto di pianura, le profonde trasformazioni e alterazioni degli elementi naturali presenti (siepi, zone cespugliate), possono limitare gli ambienti frequentati dal Canapino e le sue strategie di dispersione. Pertanto, il mantenimento di aree agricole eterogenee ricche di elementi naturali e la conservazione di formazioni arbustive in zone ripariali e su argini fluviali e in ambienti di duna possono dare un beneficio al mantenimento della specie.

Minacce

La degradazione e la perdita degli habitat ottimali è la minaccia più grave per la conservazione del Canapino comune. In pianura è spesso presente in modo frammentario a causa delle trasformazioni ambientali dovute a pratiche agricole intensive e all’urbanizzazione del territorio. In alcune zone il costante rimboschimento delle aree a vegetazione erbaceo-arbustiva possono causarne la diminuzione.

Stato di salute

Nel rapporto di BirdLife International (2004), la specie viene considerata con Status sicuro in Europa. Si tratta, però, di un’attribuzione provvisoria in quanto se da un lato in otto delle dieci nazioni europee in cui è presente, la specie è risultata stabile o in incremento, d’altro lato non è noto il trend recente della popolazione spagnola, ovvero la popolazione europea numericamente più importante, mentre la popolazione francese, la seconda in ordine di importanza, è risultata in decremento.

In particolare la popolazione dell’Unione europea è stimata tra il milione e  i 2,9 milioni di coppie,  equivalenti al 98-100% della popolazione europea, che a sua volta corrisponde a una frazione compresa tra il 75% e il 94% della popolazione globale della specie. 
La popolazione italiana è stimata in 50.000-150.000 coppie, risultate stabili nel periodo 1990-2000. Si tratta di una frazione pari a circa il 5% di quella dell’Unione europea e di quella continentale complessiva. Numeri di una certa importanza poiché, a secondo dei differenti conteggi, è la terza o la quarta popolazione europea più consistente numericamente.
Pur non essendo inserita nella Lista Rossa Nazionale, la specie in Italia non è cacciabile per legge.

Semaforo

La popolazione italiana è apparsa stabile nel decennio compreso tra il 1990 e il 2000. Considerando i dati di densità disponibili, si può proporre un Valore di Riferimento Favorevole di 1 coppia per ha, tenendo però presente che localmente, in ambienti particolarmente favorevoli alla specie, si possono raggiungere densità decisamente più elevate.

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* stabile favorevole
Popolazione stabile favorevole
Habitat della specie localmente in decremento, soprattutto in aree di pianura, ma stabile nel complesso favorevole
Complessivo   favorevole

*Variazione della popolazione negli anni

Canto

Dal ritmo veloce e tipicamente gorgheggiante, il canto del Canapino comune e più vivace di quello del del Canapino maggiore, generalmente più lento e ripetitivo, e ha giunge all’orecchio come il gradevole cinguettio caratteristico dei passeri.