CANNAIOLA COMUNE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCANNAIOLA COMUNE

NOME SCIENTIFICO: Acrocephalus scirpaceus
 

La Cannaiola comune è la specie più esposta al parassitismo del Cuculo: questo, infatti, approfittando di un momento di abbandono del nido, depone il proprio uovo tra quelli della Cannaiola, che, non distinguendolo dagli altri, lo cova con la stessa premura. Una volta nato, il giovane Cuculo scaraventa fuori del nido le altre uova per ricevere tutte le attenzioni dai genitori adottivi. A distinguere la Cannaiola comune dalla “cugina” verdognola è il suo particolare canto, che spesso intona nascosta nella fitta vegetazione palustre…

Prospettive

Gli studi compiuti finora sulla Cannaiola comune hanno fornito informazioni piuttosto dettagliate in relazione alla distribuzione della specie sul territorio nazionale. Analisi approfondite hanno inoltre fornito dati esaurienti riguardanti la densità e l’abbondanza della specie nelle zone umide italiane. La maggiore carenza di dati strutturati si riscontra invece nell’ambito del successo riproduttivo e dei parametri demografici.

Considerando i dati relativi alla densità ad oggi disponibili, è stato comunque possibile stabilire un Valore di Riferimento Favorevole (FRV), pari a 5 coppie per ogni ettaro di canneto. Tale valore è destinato a salire a 15 coppie – a parità di superficie – negli ambienti particolarmente favorevoli, dove le densità che si raggiungono sono ovviamente più elevate. A livello locale, anche quest’ultima soglia, in condizioni ottimali, può essere superata.

Considerato che una delle principali ipoteche sulla conservazione della specie è data dall’alterazione del suo habitat, risulta evidente come interventi di tutela e gestione naturalistica delle zone umide, possano favorire l’incremento delle popolazioni nidificanti. Anche interventi di ripristino ambientale delle aree degradate possono favorire notevolmente l’insediamento della specie.

Per quanto riguarda gli ambienti a canneto, è fondamentale evitare lo sfalcio della vegetazione durante il periodo riproduttivo della specie, che solitamente copre l’intero mese di giugno-luglio. In questo stesso periodo si dovrebbe inoltre optare per una sospensione degli interventi di manutenzione quali il recupero e la sistemazione di argini e sponde vegetate, in quanto luogo dove la Cannaiola comune depone le uova.