CANNAIOLA VERDOGNOLA - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Home | Le specie | Gli uccelli in... | Le specie protette | CANNAIOLA VERDOGNOLA
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCANNAIOLA VERDOGNOLA

NOME SCIENTIFICO: Acrocephalus palustris
 

Il maschio di Acrocephalus palustris è un cantore dalle abilità eccezionali. La sua specialità sono le imitazioni: è infatti in grado di riprodurre attraverso il canto ben 75 specie differenti! Come indica il nome, la Cannaiola verdognola ama particolarmente posarsi sulle canne palustri e in generale sulla vegetazione ripariale, ma la si può trovare anche in mezzo ai campi di girasoli, i cespugli di ortiche o sopra i salici…

Stato di salute

Stabile in Europa, lo stato di salute della specie è considerato “sicuro”. Infatti, nel decennio 1990-2000, solo la popolazione tedesca è risultata in decremento; le altre popolazioni europee di Cannaiola verdognola, tra cui quelle di Russia, Polonia e Romania, sono risultate stabili o addirittura in aumento. La popolazione complessiva inclusa nei territori dell’Unione europea è stimata in 1.841.000-3.126.000 coppie, equivalenti al 46-58% della popolazione continentale (3.200.000-6.800.000 coppie) e a una frazione pari a circa il 43% della popolazione globale della specie. La popolazione italiana è invece stimata in 10mila-30mila coppie, non è inserita nella Lista Rossa Nazionale, ma è tutelata ai sensi della legislazione venatoria, che la inserisce tra le specie non cacciabili.

Anche la popolazione nazionale di Cannaiola verdognola mostra un trend complessivo orientato alla stabilità. Nonostante risenta di casi di decremento o incremento locale, manifesta sintomi di espansione territoriale. A partire dal secolo scorso, la specie ha progressivamente ampliato il proprio areale europeo sia verso nord sia verso i settori centro-occidentali, Italia settentrionale compresa. La nidificazione avviene perlopiù a basse quote, ma nei settori alpini occidentali e in quelli d’Oltralpe svizzeri può costruire il nido anche a quote elevate (2.050 metri di altitudine nelle Alpi occidentali; fino ai 1.900 metri in Valle d’Aosta; 2.300 metri nel Vallese e 1.900 metri nei Grigioni). In Piemonte, ha potuto insediarsi anche presso zone più asciutte, a 300 metri, grazie alla coltivazione del pioppo in fondovalle collinari.

In Lombardia, la popolazione è stimata tra 2.000 e 3.000 coppie, con andamento stabile. Le 4-6 coppie dell’inizio degli anni Ottanta sul lago Superiore di Mantova sono, ultimamente, cresciute sino a 50. In provincia di Brescia, erano stimate 200-400 coppie a inizio anni Novanta. Le zone della bassa e media Valtellina ospitano numerose coppie nidificanti (a un’altitudine compresa tra i 200 e i 580 metri), con habitat costituito da fossati circondati da vegetazione riparia erbacea e arbustivo-arborea, dominata da ontani neri e salici bianchi. In provincia di Varese, l’habitat frequentato risulta più vario e complesso rispetto alla “cugina” Cannaiola comune: si può infatti ritrovare in cariceti e canneti in parte asciutti e, in misura minore, in habitat umidi aperti di coltivi alberati con rovi e arbusti. La preferenza della specie per le zone incolte di erbe e ortiche ai margini di ruscelli è confermata anche nell’area della bassa pianura bresciano-cremonese.

In provincia di Treviso e di Belluno sono stimate non oltre 100 coppie; in provincia di Treviso, sembra aver esteso negli ultimi anni il proprio areale. È stato però rilevato un decremento in alcune località, mentre nella zona delle sorgenti del fiume Storga, la specie è purtroppo scomparsa dal 2005. In Emilia-Romagna, a partire dagli anni Ottanta, sono accertati casi di nidificazione nell’entroterra del Forlivese e in alcune località del Ravennate. Anche in provincia di Gorizia, la Cannaiola verdognola frequenta ambienti con una fitta copertura di alte erbe, come ortiche e girasoli, e presenza di alberi e arbusti isolati; tali condizioni si ritrovano in fasce periferiche di canneti, in zone golenali, sul bordo di fossati, canali e cave abbandonate, ai margini di pioppeti e boschetti di ontani e salici, a volte su argini di bonifica; condizione necessaria è la presenza di acqua, almeno nelle vicinanze del sito di nidificazione.