CIVETTA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCIVETTA

NOME SCIENTIFICO: Athene noctua
 

Alla Civetta storia e tradizioni hanno sempre attribuito un forte valore simbolico, talora benefico, talaltra portatore di cattiva sorte. Nell’antica Grecia, ad esempio, era considerata sacra per la dea Atena (da qui il nome scientifico), dea della sapienza, e ancora oggi è raffigurata in molti portafortuna. Dalla tradizione popolare è considerata invece in un’accezione più negativa, tanto che vederla appollaiata sul tetto della propria abitazione era considerato un cattivo presagio. Del tutto peculiare è anche un altro significato del termine “civetta”, associato, nel linguaggio comune, a quello di una donna che amerebbe farsi corteggiare attraendo numerosi ammiratori: un’usanza dovuta al fatto che questo rapace, quando veniva utilizzato dai cacciatori come richiamo per ingannare i piccoli passeriformi, li attraeva con un particolare modo di battere le ali, con inchini, ammiccamenti e altri atteggiamenti simili, “irresistibile” spettacolo per le potenziali prede...

Stato di salute

La specie mostra uno stato di salute sfavorevole in tutta Europa: nonostante la sua ampia distribuzione – si stimano più di 560mila coppie riproduttive – le popolazioni infatti mostrano segni di continuo, se pure moderato, declino. Fatta eccezione per alcune porzioni del nord Europa, le popolazioni di Civetta hanno mostrato segni di sofferenza durante tutto il periodo 1970-1990 in alcuni Paesi strategici quali Francia, Spagna, Russia e Turchia.

Tale tendenza al decremento sembra proseguire, peraltro, fin dagli anni ’30 del secolo scorso, quando la specie era diffusa e abbondante, per poi acuirsi in modo particolare a partire dagli anni ’70 (tanto da scomparire da alcune aree dell’Europa centrale come Austria, Germania occidentale e meridionale).

Nel nostro Paese, la popolazione di Civetta è stimata in 40.000-70.000 coppie e mostra un trend di stabilità, decremento o fluttuazione locale con sintomi di ripresa conseguenti a un periodo di declino generalizzato che risale agli anni ’60-70. Stime recenti su scala regionale evidenziano, ad esempio, 5.000-10.000 coppie in Piemonte, che scendono a 2.000-4.000 in Lombardia e Toscana, 1.000 nel Lazio, 3.000 in Sicilia. Nel complesso, la popolazione italiana rappresenta il 3,8-5,3% della popolazione continentale complessiva, dunque una frazione abbastanza significativa.

Nidificante sedentaria, migratrice regolare e svernante parziale, la Civetta compie erratismi in autunno e inverno. Ampia la distribuzione geografica delle località di inanellamento. Movimenti su breve distanza attraverso il confine tra Svizzera e Italia confermano i modesti spostamenti dispersivi effettuati dai giovani. Anche i pochi dati di segnalazioni entro i confini nazionali mostrano spostamenti variamente direzionati su breve distanza.

Allo stato attuale la specie non è inserita nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie particolarmente protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).