CORNACCHIA NERA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliCORNACCHIA NERA

NOME SCIENTIFICO: Corvus corone cornix
 

Considerata dalle credenze popolari un simbolo di malaugurio e presagio di sventure, la povera Cornacchia nera si fa invece notare per il piumaggio elegante, corvino dai riflessi brillanti . Convive facilmente accanto all’uomo, evitando però contatti troppo ravvicinati e conservando l’indole selvatica. Grazie a un’innata astuzia – ma soprattutto alle abitudini alimentari piuttosto varie – è in grado di trovare cibo pressoché ovunque, capacità che le ha consentito di adeguarsi molto bene alla crescente urbanizzazione del territorio italiano. Spesso si muove in gruppo e vola diritta, battendo le ali a intervalli lenti e regolari; ama stare appollaiata su un albero o saltellare al suolo alla ricerca di cibo, e si azzuffa volentieri con individui di altre specie, con i quali può essere molto aggressiva…

Stato di salute

La Cornacchia nera è insediata e diffusa in una zona molto vasta, che comprende in modo uniforme la maggior parte dell’Eurasia: dalle coste atlantiche del Portogallo e del Regno Unito, fino ai territori di Cina, Corea e Giappone. In Italia la specie nidifica su Alpi e Prealpi, pressoché in tutte le zone di Piemonte e Val d’Aosta, con popolazioni numerose in Lombardia e in Trentino. Le massime frequenze di distribuzione sono presenti tra i 500-600 metri sull’arco alpino e tra i 1.500 e i 1.600 metri sulle Prealpi e sui rilievi collinari piemontesi.

Benché distribuita uniformemente soprattutto nella regione alpina, si registrano nidificazioni di Cornacchia nera anche a quote più basse, in ambienti modificati dalla presenza dell’uomo. La specie è infatti definita ubiquitaria , ovvero frequentatrice di habitat anche molto differenti tra loro. Oltre ai rilievi montani e collinari, popola praterie alberate, i vasti fondovalle con campi coltivati e pascoli, oppure zone urbane. Tuttavia gli studi hanno rilevato densità piuttosto modeste nelle valli strette o “incassate” fra i monti dove scarseggiano le coltivazioni, grande fonte di approvvigionamento per le cornacchie nere.

In Europa la popolazione nidificante è attualmente stimata tra 7 e 17 milioni di coppie. A incrementare nel tempo la già ampia presenza è stato il notevole aumento registrato nel periodo 1970-1990, seguito poi da un calo nel decennio 1990-2000, la diminuzione tuttavia è stata compensata dalla stabilità della specie in altre zone chiave, come Gran Bretagna e Turchia. Il quadro generale è pertanto ritenuto complessivamente bilanciato e la specie è valutata come sicura.

In Italia si contano tra le 110 e le 520mila coppie, con una percentuale dell’1,5-3% sulla popolazione collettiva europea. Anche a livello del territorio nazionale, quindi, la Cornacchia nera è considerata una specie complessivamente stabile e non è stata inserita nella Lista Rossa Nazionale.