FAGIANO DI MONTE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliFAGIANO DI MONTE

NOME SCIENTIFICO: Tetrao tetrix
 

Simbolo, insieme alla Pernice bianca, il Fagiano di monte è un uccello inconfondibile per il suo lucente piumaggio, nonché per la forma della coda. Come altri tipi di Galliformi, anche il maschio di Fagiano di monte la utilizza per “esibirsi” di fronte alle femmine, e conquistarsi così il diritto a costruire un nido. Che peraltro abbandona molto velocemente, essendo il maschio di questa specie assolutamente poligamo…

Minacce

Le diminuzioni consistenti registrate in particolare nella porzione occidentale delle Alpi, appaiono dovute in larga misura alle alterazioni ambientali e all’eccessivo disturbo da parte dell’uomo conseguenza dello sfruttamento turistico intensivo. Senza dimenticare l’impatto che le attività di gestione forestale o il prelievo venatorio illegale possono avere sulla specie.

In generale, l’esito della riproduzione può essere compromesso da avverse condizioni meteorologiche, oltre che da predazione ai nidi e dal disturbo da parte dell’uomo. Le alterazioni dell’habitat, il disturbo eccessivo causato dai turisti, lo sfruttamento dei boschi incompatibile con le esigenze della specie e l’eccessiva pressione venatoria hanno contribuito al generale declino delle popolazioni di Fagiano di monte presenti sulle nostre Alpi.

Trend e relative cause sono stati studiati a lungo, per esempio in Valle d’Aosta – dove il disturbo turistico unito a caccia e attività di gestione forestale intensiva hanno causato un importante declino negli anni Ottanta – e in Lombardia, dove la popolazione appare più stabile ma comunque ridotta e soggetta a evidenti fluttuazioni nel corso degli anni. Il persistere di un successo riproduttivo particolarmente basso unito a un’elevata mortalità dei pulcini sembra giocare a sfavore di una complessiva ripresa della specie.

Un fatto tanto più preoccupante se si pensa che il decremento della popolazione di Fagiano di monte registrato sulle nostre Alpi è notizia relativamente recente, e riguarda sostanzialmente gli ultimi vent’anni. Da metà anni Ottanta a fine anni Novanta la popolazione è infatti passata dalle 37.500-42.600 alle 26-32mila coppie, un decremento che al netto delle vistose fluttuazioni cicliche appare comunque superiore ai 20-25 punti percentuali.