FRATICELLO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliFRATICELLO

NOME SCIENTIFICO: Sternula albifrons
 

Piccola Sterna dal becco giallo, il Fraticello costruisce il nido sulla spiaggia o sulle rive dei fiumi, in piccole colonie. Simile ai gabbiani, ma più piccolo e più agile, il Fraticello è un abilissimo volatore: è in grado, ad esempio, di rimanere immobile in volo, scrutando l’acqua. Per poi lanciarsi in picchiata sui piccoli pesciolini che costituiscono la sua preda preferita…

Minacce

La popolazione principale di Fraticello resta quella dell’Alto Adriatico, stimabile in 1.000-1.200 coppie alla fine degli anni Novanta. Decrementi o fluttuazioni consistenti su scala locale sono stati registrati un po’ ovunque. Per esempio a Rovigo, dalle 300 coppie del 1998 alle 101-188 del 2003, di nuovo 285-315 secondo il censimento del 2004. Anche il Friuli-Venezia Giulia ha visto un decremento di due terzi della popolazione tra il 1990 e il 1999, e agli inizi degli anni Duemila la popolazione si trovava ancora ai minimi storici.

Stabile nel veneziano, ma con fluttuazioni annuali anche ampie, la specie è scesa in tutto il Delta del Po dalle 3mila coppie dei primi anni Ottanta alle circa 500 del 1999. E così via, anche nelle Valli di Comacchio – con due “picchi” impressionanti, 1.850 coppie nel 1983, appena 15 nel 2002 – e in Puglia, mentre la popolazione sarda è abbastanza stabile e stimabile sulle 400 coppie.

Come spiegare queste fluttuazioni e, al contempo, il generale decremento registrato dalla popolazione italiana? Anzitutto, l’habitat della specie appare facilmente alterabile da parte delle attività umane, quali il consolidamento dei suoli e tutte le connesse attività di regimazione. Sono queste attività, unite al locale recupero della vegetazione, ad avere interrotto tutti quei processi idrogeologici propri dei corsi fluviali che portavano alla creazione di isole ghiaiose e spiagge prive di vegetazione.

La staticità degli alvei fluviali e la conseguente mancanza di siti idonei per la nidificazione appare la principale minaccia per la specie, unita ad un’elevata suscettibilità al disturbo antropico presso i siti di nidificazione: su tutti, la rimozione della sabbia dagli alvei fluviali. Tali attività, se unite a locali eventi negativi quali variazioni del livello idrico e aumento di predatori quali Volpe, Gheppio, Beccaccia di mare e gabbiani in genere, possono compromettere totalmente la riuscita della nidificazione da parte del Fraticello.